Nessun accordo tra le componenti della Figc per la ridistribuzione dei consiglieri, dopo l’approvazione alla Camera dell’emendamento Mulé: ora la strada per modificare lo statuto porta all’assemblea e, molto probabilmente, al conseguente slittamento di quella elettiva in programma il 4 novembre.
FIGC, nessun accordo con le leghe: si va verso la modifica dello statuto
È questo l’esito dell’incontro tenutosi in mattinata presso la sede della Federcalcio. La Lega Serie A ha chiesto maggior peso elettorale e il diritto di intesa al presidente Gabriele Gravina, che ha proposto di discutere le modifiche in Assemblea stante l’impossibilità di definire tutto a oggi. Se ne discuterà nel prossimo consiglio, il 29 luglio.
“Verificate le posizioni di tutti senza nemmeno parlare di richieste e di numeri specifici, sottoporrò al Consiglio Federale, già fissato per lunedì 29 luglio, la possibilità di convocare un’assemblea per la modifica dello Statuto per favorire, nelle prossime settimane, un’approfondita e auspico fruttuosa riflessione sulle modifiche da attuare”. Sono queste le parole del presidente Figc, Gabriele Gravina, diffuse in una nota alla fine della riunione con le componenti federali.
Lorenzo Casini ha commentato così l’esito dell’incontro: “È l’avvio di un percorso, la Serie A ha confermato quello che era emerso nell’assemblea scorsa – le parole del numero uno della Lega -. C’è l’esigenza di andare verso una riforma che veda maggior autonomia delle Leghe dal punto di vista organizzativo, sull’ordinamento dei campionati e in generale sulle componenti. Oltre a uno statuto speciale della Serie A rispetto a quelle che sono le decisioni che riguardano la stessa.”
“Come conseguenza di tutto questo si andrà a un riequilibrio dei pesi e anche della rappresentanza negli organi, che possa aumentare la quota del professionismo al 50% con un peso della serie A preponderante. Se si va verso la modifica dello Statuto? Questo è il percorso che richiede un’assemblea straordinaria dedicata. Poi se ne parlerà lunedì 29 in consiglio federale anche per rispetto dell’organo deputato. Soddisfatti? Finché si avvicina in modo concreto una riorganizzazione che vada verso questi tre punti, sì.”
“Il clima era sereno, disteso e c’è consapevolezza da parte di tutti che bisogna comunque andare verso dei cambiamenti importanti per quello che il calcio italiano merita e consapevolezza anche del fatto che la Serie A più forte e più rappresentata all’interno del sistema federale è un beneficio per tutti. Si è parlato anche di modelli come quello inglese e spagnolo, ma è chiaro che l’Italia deve andare verso un sistema più moderno, efficiente in grado di raggiungere risultati sotto ogni profilo”.
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