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Melli, rivelazioni su combine proposta in Perugia-Juve del 2000 scatenano il web e riaprono polemica

14 May 2000: Alessandro Del Piero of Juventus passes the ball as Giovanni Tedesco of Perugia closes in during the Italian Serie A match at the Stadio Curi A, in Perugia, Italy. Perugia won the match 1-0. Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Nella famosa partita Perugia-Juventus 1-0 del 14 maggio 2000 – match che di fatto consegnò lo scudetto alla Lazio – alcuni calciatori del Perugia proposero agli juventini un accordo per pareggiare, ma i bianconeri rifiutarono. Lo rivela oggi, a oltre ventiquattro anni di distanza, Alessandro Melli, che all’epoca militava nella squadra umbra.

Melli, rivelazioni su combine proposta in Perugia-Juve del 2000 scatenano il web e riaprono polemica

Quella partita è entrata negli annali del calcio italiano. Era l’ultima giornata del campionato di Serie A: la Juventus era prima in classifica con solo due punti di vantaggio sulla Lazio. In caso di classifica finale a pari punti, si sarebbe andati allo spareggio.

I capitolini vinsero comodamente in casa 3-0 contro la Reggina, mentre sul campo di Perugia la partita rimase sospesa per oltre 70 minuti – sul punteggio di 0-0 – a causa di una pioggia incessante. Se gli juventini avessero vinto si sarebbero aggiudicati lo scudetto, in caso di pareggio si sarebbe andati allo spareggio con la Lazio, mentre in caso di sconfitta bianconera il tricolore sarebbe andato ai biancocelesti.

Quando, su decisione dell’arbitro Pierluigi Collina, il gioco riprese, accadde ciò che in pochi avrebbero previsto: il Perugia – che, ormai salvo, non aveva più nulla da chiedere al campionato – andò in vantaggio e vinse la partita. Lo scudetto andò così alla Lazio.

Melli, che oggi ha 54 anni, subentrò al minuto 77 al posto di Nicola Amoruso, quando il punteggio era già di 1-0. Intervistato durante il podcast Non è più domenica, l’ex attaccante rivela quel che accadde dietro le quinte della partita.

“Negli spogliatoi – racconta – provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare. Loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti”.

L’ex calciatore spiega così il perché di quella proposta di combine da parte dei perugini: Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro”.

“Giocammo una partita irregolare”, rimarca Melli: “Finì come finì per un episodio”.

LA REAZIONE SOCIAL

Le rivelazioni scottanti di Alessandro Melli hanno riacceso i riflettori sull’episodio, scatenando la rabbia di alcuni tifosi e risollevando alcune polemiche, come il gol annullato a Cannavaro nella sfida contro il Parma.

Sui social, in particolare su X, sono emersi commenti che riflettono il malcontento di una parte della tifoseria: “Lo sanno tutti che il campionato lo hanno fatto vincere alla Lazio di Cragnotti per salvarli dal fallimento” ha scritto un utente, mentre un altro ha sottolineato: “Quello scudetto era già macchiato dall’annullamento del gol a Cannavaro, che invece era regolarissimo. Forse questo dettaglio qualcuno lo dimentica.”

Le dichiarazioni di Melli hanno sollevato anche nuovi dubbi tra i tifosi, con qualcuno che si chiede: “La dimostrazione che le combine c’erano, ci sono e continueranno ad esserci. Ma qual è stato il compenso per l’accordo? Mancano dei pezzi a questa rivelazione.”

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