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Napoli, Conte: “Mercato bloccato, dispiace. Sarà un’annata di sofferenza, ma…”

“Stiamo lavorando da più di un mese con i ragazzi e ciò che abbiamo fatto mi soddisfa. Hanno voglia di lavorare e di crescere singolarmente, questo mi aiuta e dà entusiasmo. Poi sapete benissimo che è il mercato è in una situazione molto complicata, dispiace perché è tutto bloccato. Non posso dire altro”: con molta franchezza, Antonio Conte comincia la sua conferenza “prima” da allenatore azzurro

Napoli, Conte: “Mercato bloccato, dispiace. Sarà un’annata di sofferenza, ma…”

“Lavoriamo da più di un mese, quello che stiamo facendo con la squadra mi soddisfa perché i ragazzi hanno voglia di lavorare e di crescere. Questo mi aiuta e mi dà entusiasmo. Sul mercato sapete benissimo che la situazione è molto complicata e dispiace.

Cosa significa questo “dispiace”?
E’ una situazione complicata e bloccata, non posso dire altro.

Qual è il mantra di questo inizio di stagione?
Il mantra nostro dovrà essere di dare il 200% perché dobbiamo capire che dovremo andare oltre i nostri limiti perché è un momento critico per il Napoli. Il presidente ha parlato di ricostruzione all’inizio e io ho fatto delle mie valutazioni dicendo che serve una ricostruzione totale. Se metti sul mercato 10-12 giocatori vuol dire che c’è una ricostruzione in atto, ci vuole pazienza e umiltà da parte di tutti, anche da parte dell’ambiente, senza farci contagiare dall’entusiasmo di voler ricostruire.

Le situazioni di Osimhen e Lukaku
Osimhen è una situazione che verrà affrontata dal club e io non sono dentro questa situazione. Lukaku? Non parlo di giocatori non miei.

Secondo lei il Napoli che valore ha in un’ipotetica griglia?
Quello che dobbiamo avere come monito è il decimo posto dell’anno scorso che non è frutto del caso o sfortuna. La classifica e il distacco dalle altre squadre parlano chiaro. Chi pensa che sia solo sfortuna è lontano dalla verità.

A che punto siete della ricostruzione? Si può parlare di obiettivi?
Siamo all’inizio, io lavoro da solo un mese per cercare di portarla avanti. Oggi non mi sento di fare pronostici, dico solo che sarà un’annata dove dovremmo prepararci a soffrire ed essere uniti e compatti nella sofferenza. Non so quale sia il massimo, faccio fatica a fare previsioni. Cerchiamo di lavorare ed essere concentrati, uscendo dal campo come vogliono i tifosi, con la maglia sudata. Dobbiamo dare più del nostro massimo, io per primo.

Come sta Buongiorno? Di Lorenzo può giocare a centrocampo?
Buongiorno ha avuto una distorsione alla caviglia e lo valuteremo. Di Lorenzo è un calciatore eclettico e intelligente, può giocare in entrambe le posizioni.

Si aspettava una ricostruzione così difficile? Similitudini con la sua prima Juve?
Mi aspettavo una situazione migliore, pensavo ci fossero anche cose positive. Ma ho avuto difficoltà, mi aspettavo di meglio ma siamo qui per lavorare. Non dico che siamo all’anno zero ma molto vicini all’anno zero ed è meglio essere chiari. A me questo non spaventa. Quanto tempo servirà per riportare il Napoli in alto non lo so, so che incontreremo delle difficoltà e non dobbiamo fasciarci la testa. Dovremo essere cazzuti in campo e fuori. Similitudini non esistono. C’è il tranello grosso di due anni fa che confonde le idee e butta fumo negli occhi.

Cosa la renderebbe più soddisfatto sul mercato?
Dobbiamo viaggiare su determinati parametri: costo, ingaggio e convincere i giocatori a venire a Napoli senza coppe. Dobbiamo trovare soluzioni per tamponare, non si può fare tutto in una sola sessione di mercato perché sono troppe le cose da fare, bisogna prendere lo stretto necessario anche perché soldi non stanno entrando quindi capisco le difficoltà del club. C’è una situazione bloccata che tutti conoscono. Per questo vi esorto a capire bene la situazione. Non vuol dire che non ho entusiasmo, anzi sono più incazzato di prima e voglio trasferire ai ragazzi questa “cazzutaggine”. Se arriveranno giocatori bene sennò valorizzeremo i giovani.

Domani si potrebbe giocare con due attaccanti (Raspadori-Simeone, ndr) per riempire meglio l’area?
Io vi chiedo umilmente di non andare su discorsi tattici perché questo vuol dire non aver capito niente. Fateci lavorare. Se andiamo su discorsi tattici non abbiamo capito niente.

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