Oggi pomeriggio alle 18:30, al “Bentegodi”, sia Hellas che Napoli sono attese da un primo banco di prova: entrambe hanno infatti cambiato guida tecnica nel corso dell’estate e sarà interessante capire quanto e come avrà già inciso per l’una e per l’altra la preparazione imposta dai nuovi allenatori. I dati sono forniti dal club azzurro, attraverso il portale statistico Opta
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L’Hellas è reduce dalla quinta salvezza consecutiva nel massimo campionato (era dal periodo tra il 1982/83 e il 1988/89 che non riusciva a riconfermarsi nella competizione per almeno cinque stagioni consecutive – sette in quel caso), un dato che certifica carattere e tenacia, determinanti nella lotta per non retrocedere combattuta nella seconda parte della stagione.
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A supporto di questi tratti distintivi spicca una statistica in particolare: nel girone di ritorno gli scaligeri hanno tenuto una media di 1.26 punti a partita, dopo che avevano chiuso quello d’andata a 0.74 per match. Nessuna formazione ha infatti incrementato la propria media punti tra la prima e la seconda metà dello scorso campionato più di quella veneta: +0.53, al pari dell’Empoli.
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Le difficoltà, nell’arco della Serie A 2023/24, non sono certo mancate ai gialloblù ma allo stesso tempo ci sono due elementi che hanno spesso rappresentato un punto di forza: i gol da fuori area (10 per la formazione scaligera, meno solo dell’Atalanta arrivata a quota 13) e l’efficacia nel gioco aereo: i 763 duelli aerei vinti dal Verona sono infatti stati un record nel torneo 23/24.
In un avvio di campionato in cui, come di consueto, la finestra estiva del mercato è ancora apertissima, l’attenzione della retroguardia del Napoli dovrà concentrarsi sulle “certezze” dell’Hellas. Il tecnico gialloblù, Paolo Zanetti, potrà contare su alcune pedine fondamentali.
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LE PEDINE FONDAMENTALI SCALIGERE
Primo nome fra tutti è quello del capitano Darko Lazovic, vera e propria colonna del club: da quando ha esordito con questa maglia in Serie A infatti (25 agosto 2019), è il giocatore gialloblù che ha servito più assist (27) e collezionato più presenze (166 – escluso spareggio salvezza vs Spezia, 11 giugno 2023) nel massimo campionato; in aggiunta, solo Davide Faraoni (15), Giovanni Simeone (17) e Antonín Barák (18) hanno realizzato più reti del serbo nel periodo nel torneo (14).
Il secondo nome per il taccuino della retroguardia di Conte è quello di Tomás Suslov, approdato in Italia nella scorsa stagione ma capace di ritagliarsi grandi spazi. Nel 2024, tra i giocatori che hanno preso parte attiva a più di cinque reti in Serie A, solo Matías Soulé (sei – aprile 2003) è più giovane dello slovacco (sei – giugno 2002), primo inoltre tra i compagni di squadra per dribbling riusciti nell’intero scorso campionato (38).
Il centrocampista è andato a bersaglio nelle ultime due presenze nel torneo (contro Salernitana e Inter, a maggio). Attenzione infine ad un nuovo acquisto in forza ai gialloblù: Casper Tengstedt. Il classe 2000 danese, in prestito dal Benfica, si presenta con un discreto biglietto da visita: considerando i giocatori che nella scorsa Primeira Liga portoghese hanno partecipato a più di cinque marcature, solo Marcos Leonardo (324) e Petar Musa (518) hanno disputato meno minuti dell’attaccante di Herning (664), che ha totalizzato quattro gol e due assist nel campionato scorso.
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