L’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo è intervenuto a Radio Serie A in merito alla proposta fatta mesi fa di posticipare la data di inizio della sessione estiva di calciomercato.
Lega Serie A, De Siervo contro Fifa e Uefa: “Calendario fitto? Devono assumersi responsabilità”
Proposta rifiutata con forza dalla Liga spagnola: “Non è utopia iniziare dopo il calciomercato. Ci abbiamo provato anche confrontandoci con le Leghe Europee, ma la Liga Spagnola è stata categorica in tal senso e non siamo riusciti a trovare l’accordo”, ha detto l’amministratore delegato ai microfoni radiofonici, raccontando il no ricevuto. Una proposta che avrebbe dato maggior respiro al calcio e allungato la pausa per tutti gli “addetti ai lavori” posticipando anche l’inizio stesso del campionato.
Un’ipotesi che ha spiegato così: “Nostro malgrado abbiamo dovuto accettare di arrivare fino al 30 agosto per la chiusura del mercato. Anche con la Lega Saudita abbiamo aperto un dialogo che va nella direzione di posticipare l’inizio dei campionati dopo il calciomercato”, ha spiegato.
Ma questo non è l’unico problema che ha dovuto affrontare la Lega Serie A. De Siervo alcuni già a inizio anno si era contrapposto a UEFA e FIFA criticando il fitto calendario delle squadre italiane tra cui quello della Juventus e dell’Inter, che nell’estate 2025 giocheranno anche il Mondiale per Club. Queste le parole pronunciate qualche mese fa: “C’è un tema di calendario troppo denso. Negli ultimi anni la Serie A non ha aumentato il numero delle gare, anzi si sono ridotte con meno partite di Coppa Italia. FIFA e UEFA, invece, hanno duplicato se non triplicato gli eventi”.
L’amministratore delegato oggi è tornato sull’argomento sottolineando la gravità della situazione: “La Serie A come i campionati nazionali non ha aumentato il numero di incontri ufficiali. La FIFA e l’UEFA devono assumersi le responsabilità in tal senso”, ha detto De Siervo. “È una situazione complessa e tesa. Ci sono in atto atteggiamenti formali e giurisdizionali per capire se la mancata condivisione del calendario può essere regolare. Così è tutto troppo compresso”, ha spiegato ai microfoni di Radio Serie A.
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