Emanuele Giaccherini, ex centrocampista del Napoli, ha espresso le sue preoccupazioni per il momento difficile che sta attraversando la squadra azzurra in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Secondo Giaccherini, il deludente decimo posto della scorsa stagione non è stato un caso, ma il risultato di difficoltà strutturali che sembrano persistere.

Napoli, senti l’ex Giaccherini: “Ho sentito Conte due settimane fa, Lukaku sarebbe l’uomo ideale”

“Il Napoli ha mostrato segni di fragilità mentale nella partita contro il Verona, soffrendo senza riuscire a reagire alle difficoltà, proprio come accadeva lo scorso anno”, ha detto Giaccherini. “Per uscire da questa situazione servono innesti di qualità. Lobotka è un giocatore molto valido davanti alla difesa, ma manca un elemento che possa combinare quantità e qualità in mezzo al campo, qualcuno che sappia fare entrambe le fasi, inclusa quella realizzativa”.

Quando gli è stato chiesto quale attaccante potrebbe fare al caso del Napoli, Giaccherini non ha avuto dubbi: “Lukaku sarebbe l’uomo ideale. La telenovela che lo vede al centro delle voci di mercato va avanti da tutta l’estate, ma se dovesse arrivare a Napoli sarebbe soprattutto per Conte. Tra loro c’è un rapporto di grandissima stima reciproca. Conte conosce Lukaku molto bene, lo ha allenato in diverse occasioni e sa che è il tipo di giocatore di cui il Napoli ha bisogno. Lukaku è uno che può fare reparto da solo”.

Giaccherini ha anche rivelato di aver avuto uno scambio di messaggi con Antonio Conte: “Due settimane fa ci siamo sentiti. Mi ha detto che farà tutto il possibile, ma ha anche ammesso che la squadra è ancora un po’ corta. Il mercato non è ancora chiuso, e con l’incertezza che circonda la situazione di Osimhen, serve davvero un attaccante forte”. L’ex giocatore ha concluso sottolineando l’importanza di nuovi acquisti per il Napoli: “Se arrivasse qualche rinforzo in più, non sarebbe certo un male. Questa squadra ha bisogno di qualità e di profondità per affrontare una stagione che si preannuncia complicata”.

Andrea Alati

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