È stato il primo grande colpo di questa «pirotecnica” campagna acquisti targata Antonio Conte. Alessandro Buongiorno è arrivato a Napoli, con 365 giorni di ritardo, per sostituire Kim. Eppure, al centrale ex Torino sono bastati 180 minuti per far capire già l’importanza di un difensore centrale pronto e abituato al campionato italiano.
La rivoluzione difensiva del Napoli passa da Buongiorno: con lui in campo già il 21% dei tiri in meno da zona ravvicinata e non solo… |FOCUS
Nel match contro il Verona, senza Alessandro Buongiorno sostituito da Juan Jesus, il Napoli ha subito l’11% dei tiri all’interno della propria area piccola. Il 56% all’interno della propria area di rigore. Il Verona ha totalizzato 9 tiri totali (6 di questi, quindi, realizzati tra l’area piccola e l’area di rigore) e ha avuto una media gol per tiro del 33%. La squadra di Conte ha subito 3 gol su 5 tiri in porta.
Altra storia invece contro il Bologna. L’assetto tattico di Antonio Conte resta invariato, ma torna Alessandro Buongiorno per il suo esordio al posto di Juan Jesus. E la differenza si vede. Il Napoli ha subito LO 0% dei tiri all’interno della propria area piccola. Il 38% all’interno della propria area di rigore. Il Bologna ha totalizzato 8 tiri totali (3 di questi nell’area di rigore) e ha avuto una media gol per tiro dello 0%. Dato che, quindi, in una sola partita è diminuito del 50% totale. Ha subito solo due tiri in porta e zero gol.
Contro il Parma cambia ancora la storia per il modo di affrontare la gara. Il coach salentino conferma gli XI visti contro il Bologna la settimana prima. Il Napoli ha subito l’8% dei tiri all’interno della propria area piccola. Il 46% all’interno della propria area di rigore. Il Parma ha totalizzato 13 tiri totali (7 di questi quindi, realizzati tra l’area piccola e l’area di rigore) e ha avuto una media gol per tiro del 7%. Ha subito due tiri in porta e 1 gol.
Volendo fare una somma totale tra la gara giocata senza Buongiorno e le due gare giocate con il centrale ex Torino emerge che:
Il Napoli ha diminuito la percentuale di tiri subiti all’interno della propria area piccola del 7% in due partite. Gli azzurri hanno diminuito la percentuale di tiri subiti all’interno della propria area di rigore del 14% in due partite. Quindi, in totale, il 21% dei tiri in meno da zona ravvicinata. La media gol per tiro è calata drasticamente: dal 33% di Verona al 7% visto contro il Parma, passando per lo 0% contro il Bologna. Una diminuzione del 30%. Bisogna anche pensare che il gol della squadra di Pecchia è arrivato da calcio di rigore che viene considerato come area piccola, quindi influisce nel conteggio notevolmente. Ma il dato si avvalora se pensiamo che, rispetto al primo match, la media è di 1 tiro totale in più con Buongiorno in campo. Solo contro il Verona, il Napoli, ha subito un tiro in porta in più (5) rispetto alle due gare contro Bologna e Parma (4 in totale, due a partita).
Carlo Gioia
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