Udinese, i friulani (primi in A) trascinati da capitan Thauvin: “Così sono tornato forte…”
In Friuli è tornato a brillare come ai tempi d’oro di Marsiglia in cui si era meritato l’appellativo di “Florian Le Roi”. Ci sono i piedi fatati di Thauvin nella clamorosa scalata dell’Udinese, balzata in vetta da sola dopo il successo in rimonta sul campo del Parma. L’incredibile ribaltone da 0-2 a 3-2 porta, infatti, la firma dell’attaccante francese autore di una doppietta, che sommata alla rete siglata alla Lazio ha griffato 4 dei 10 punti totalizzati finora. L’intervista all’attaccante francese, è a firma della Gazzetta dello sport
“Sono il capitano dell’equipo e sento tantissimo questa grande responsabilità. Ma sento forte la fiducia del club, dell’ambiente, dei compagni e sono muy feliz”, dice, alternando un decente italiano a qualche ricordo spagnolo.
Thauvin, lei ora gioca da campione qual è. Come è riuscito a esplodere nuovamente a 30 anni compiuti?
“Semplice. Ho la testa libera. Gioco tranquillo. Mi sento molto bene fisicamente. Lavoro ogni giorno dall’inizio della stagione per essere sempre al top. Adesso mi sento al mio miglior livello e voglio aiutare la squadra a sognare”.
Ha giocato con Marsiglia e Newcastle, in Ligue 1 e Premier, ha fatto parte della Francia campione del mondo, ha vissuto un’esperienza in Messico. Come si sente nella piccola Udine?
“Benissimo. Io e la mia famiglia viviamo molto bene, stiamo in centro. La gente ti lascia vivere, ti fa stare sereno, ti incoraggia, ma ti rispetta sempre. C’è grande discrezione e io posso anche andare tranquillo in pizzeria”.
Centellinando le uscite perché sta per ridiventare papà e ha un bimbo di quattro anni…
“Alessio è nato a Montecarlo. A novembre nascerà un altro maschio, il nome è ancora top secret, ma sono preparato e pronto. E, soprattutto felice”.
Io e la mia famiglia viviamo molto bene, stiamo in centro. La gente ti lascia vivere, ti fa stare sereno, ti incoraggia, ma ti rispetta sempre
Florian Thauvin
Invece all’Udinese come va? Siete primi in classifica. Di chi sono i meriti?
“È un bellissimo momento. Una sensazione incredibile. A Parma lunedì sera abbiamo fatto un grande lavoro. Grande secondo tempo per la reazione della squadra. Ma, comunque, stiamo lavorando bene dall’inizio, c’è un bel clima e giochiamo liberi di testa”.
L’allenatore tedesco Kosta Runjaic sembra che stia incidendo eccome.
“Assolutamente. Lo confermo. È molto bravo dal punto di vista tattico. Vuole sempre giocare la palla e andare avanti, all’attacco. Una grande forza è lo staff. Tutto lo staff, che conosce molto bene il calcio. E lo constatiamo ogni giorno. Le dico che io in carriera di allenatori ne ho avuti e bravi ne ho visti parecchi, ma le posso assicurare che il nostro è un grande allenatore”.
Udinese’s head coach Kosta Runjaic during the Serie A soccer match between Bologna f.c. and Udinese calcio at the Dall?Ara Stadium, Bologna, northern Italy, Sunday, August 18, 2024. Sport – Soccer – (Photo Michele Nucci – LaPresse)
Prima o poi dovrà occuparsi anche del rientro di Alexis Sanchez. La ciliegina sulla torta dell’Udinese, un campione che, appena starà al top, entrerà magari anche in concorrenza con lei.
“Ma no… Alexis lo aspettiamo. Può dare ulteriore qualità a questa squadra”.
Ci dica la verità: Didier Deschamps, ct della sua Francia, l’ha chiamata dopo queste grandi partite?
“No, non mi ha chiamato. Ma il rapporto è ottimo”.
Tornerebbe in nazionale?
“E chi non tornerebbe?”.
Tornerebbe pure in un grande club? Magari il Psg, il Marsiglia, o una grande squadra italiana.
“Io sto benissimo a Udine. Ma è logico che chi fa il calciatore di professione aspira sempre al meglio. Credo sia normale”.
Qualcuno dei compagni francesi le ha fatto i complimenti: magari lo stesso Mbappé…
“No lui no. Ma lo ha fatto Olivier Giroud con il quale sono grande amico. Era contento per la mia doppietta di Parma, per tutto quello che sto facendo. Gol e assist sono la mia gioia”.
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