Cresce sempre di più la tensione a Genova per il derby del secondo turno di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo alle 21 tra Genoa e Sampdoria. Nella giornata di giovedì, poco dopo le 23, le due tifoserie si sono infatti radunate a distanza, senza fortunatamente entrare mai in contatto.
Genova, il derby di Coppa Italia si fa già sentire: tensione a distanza tra le due tifoserie
L’episodio di ieri sera è sembrato a tutti gli effetti una sorta di prova generale dei possibili scontri durante il giorno della partita.
Gli ultras del Genoa si sono ritrovati in una decina nei pressi dello Starhotel President, una volta sede dei rivali cittadini della Sampdoria. Le loro intenzioni sembravano però tutt’altro che pacifiche: erano tutti vestiti di nero e con dei caschi bianchi per non farsi riconoscere dalle forze dell’ordine. Alcuni di loro impugnavano anche dei bastoni. Negli stessi istanti un gruppo di tifosi blucerchiati si è radunato in via Monticelli, vicino allo stadio Marassi. A tenere lontane le due fazioni c’era la Polizia in assetto antisommossa e con diversi blindati tra il piazzale della stazione e Borgo Incrociati. Forse per la presenza delle forze dell’ordine, i due gruppi non sono mai entrati in contatto e il tutto si è concluso con il lancio di fumogeni da parte dei tifosi del Genoa.
Oltre alla sfida a distanza tra le due tifoserie, bisogna però registrare che i murales sotto la Gradinata Nord genoana raffiguranti Fabrizio De André e Gianluca Signorini sono stati imbrattati. Attraverso un comunicato, la Gradinata Sud, centro del tifo doriano, ha voluto immediatamente prendere le distanze: “Non c’è giustificazione, non c’è dignità né onore, non c’è niente nel gesto di qualche decerebrato che ieri notte ha imbrattato i murales della Nord, soprattutto quelli dedicati alle persone scomparse. Prendiamo le distanze da questo vile gesto”.
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