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Sarri, il doppio ex analizza i punti di forza e i progetti attuali di Juventus e Napoli

Sarri

In vista della sfida tra Juventus e Napoli, in qualità di doppio ex Maurizio Sarri è stato intervistato in esclusiva da Alfredo Pedullà tramite il suo canale Youtube.

Sarri, il doppio ex analizza i punti di forza e i progetti attuali di Juventus e Napoli

L’ex tecnico (anche) della Lazio – ora accostato al Milan in caso di esonero di Paulo Fonseca – ha parlato della sfida di questo pomeriggio, dei punti di forza delle due squadre, dei movimenti estivi portati avanti dai due direttori sportivi e ha concluso con l’esaltazione di due suoi pupilli, Jorginho e Higuain.

Quella tra Juventus e Napoli sarà una partita speciale per Maurizio Sarri. Il tecnico, a Torino, ha conquistato l’ultimo scudetto della Vecchia Signora. Nel capoluogo campano non ha vinto, ma ha raccolto 91 punti in campionato esprimendo un calcio spettacolare. Il toscano ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della sua intervista ai microfoni del canale Youtube di Alfredo Pedullà: “McTominay e Gilmour sono tanta roba, calciatori importanti. Ma il Napoli era una squadra molto forte anche prima”.

“Le squadre si stanno conoscendo soltanto in questo momento. Sono state giocate tre partite in pieno mercato aperto. Per avere l’espressione finale di queste due squadre è troppo presto, nello scontro diretto ci daranno delle indicazioni. Sono due formazioni che hanno già trovato una grande solidità difensiva, ora bisogna vedere l’evoluzione della fase offensiva anche se la Juventus viene da tre gol in Champions League e il Napoli da quattro gol in campionato. Però sono due squadre che hanno molti margini di crescita nella fase offensiva”.

“A livello di valori le due squadre si equivalgono ma se dovessi scegliere una panchina sceglierei quella del Napoli, per amore e perché lì ho vissuto tre anni intensi. Alla Juventus ho fatto un solo anno e in quei dodici mesi ce ne sono stati sei senza pubblico e a porte chiuse. È chiaro che i ricordi propendano verso Napoli perché la storia che ho vissuto è diversa”.

“Jorginho è un giocatore di una intelligenza tattica mostruosa e ha fatto la carriera che meritava. La stampa inglese sosteneva, ai tempi del Chelsea, che lui era troppo carente nell’interdizione e che in quel ruolo doveva giocare Kanté. Dopo una decina di partite vennero fuori le statistiche e il giocatore che aveva recuperato più palloni era proprio Jorginho. Ha una qualità di palleggio individuale che scatena in tutta la squadra, grandissimo giocatore. Higuain? Gonzalo era un fenomeno, gli ho sempre detto che proterva fare di più. Fisicamente al top, tecnicamente super, è stato uno dei migliori attaccanti degli ultimi venti, trenta anni. Non so se esiste un altro Higuain, sarebbe sbagliato paragonare ventenni con calciatori di questo livello”.

“Lotta scudetto? Il Napoli è competitivo, ma non so se vincerà perché l’Inter è molto forte. Lukaku? Con Conte ha fatto sempre molto bene, sono convinto che farà la differenza anche a Napoli”.

Su Osimhen: “Penso sia al Galatasaray per una serie di circostanze casuali, sono delle storie che ogni tanto capitano nel calcio. De Laurentiis? Ha speso 150 milioni? A me è capitato al Chelsea, ma sono altre realtà. In Inghilterra in tanti investono tantissimi soldi”.

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