In un’estate in cui la Juventus è stata grande protagonista sul mercato, la figura di riferimento è quella di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo bianconero che è arrivato dal Napoli nell’estate 2023 con l’obiettivo di riportare il club al massimo livello, pur gestendo i costi e il bilancio.
Juventus, Giuntoli: “Motta un predestinato. Il mio rimpianto? Calafiori…”
“Non c’è nessun metodo Giuntoli: dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto. La Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita”, ha detto al Corriere della Sera.
Sulla pressione di lavorare alla Juventus aggiunge: “Ma più che di pressione parlerei di senso di responsabilità. Questo è quello che ho avvertito appena arrivato. La consapevolezza di essere in un club che ha fatto la storia, e di avere sulle spalle il peso di una mission importante. Il pregio che mi riconosco: la serenità in qualsiasi situazione”.
Giuntoli parla anche di come è riuscito a strappare Thiago Motta alla concorrenza: “È evidente che con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio”. E poi parole di stima per il nuovo tecnico: “Ha avuto un grande impatto all’interno della Juve. Modi gentili, carini, con tutti. Lui è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità. Dà tutto, vive per questo lavoro”.
Per la Juventus sembrava scontato o quasi l’arrivo di Riccardo Calafiori dal Bologna, invece è finito all’Arsenal. “È un rimpianto per tutto il calcio italiano, non della Juventus. Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia un giocatore della sua portata. Le grandi squadre hanno preso tutte un difensore, non lui”, dice convinto Giuntoli.
Poi una battuta sulla situazione di Federico Chiesa, da subito fuori dal progetto di Thiago Motta: “Con la chiarezza e la semplicità, con il giocatore e il suo entourage siamo stati sempre molto onesti, tutti insieme abbiamo cercato la soluzione più giusta per il giocatore, che è molto forte e gli auguriamo tutto il bene possibile”.
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