Il Monza di Alessandro Nesta ha ottenuto la sua prima vittoria nei 90 minuti in questa stagione, battendo il Brescia 3-1 nella sfida di Coppa Italia. Dopo una serie di successi sofferti, come quello ai rigori contro il Sudtirol nel turno precedente, la squadra brianzola è riuscita finalmente a imporsi senza dover ricorrere agli extra time.
Napoli-Monza, parla Nesta: “La classifica non la guardo, dobbiamo vincere qualche partita”
In conferenza stampa, il tecnico Nesta ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria, ma non ha nascosto le sue perplessità riguardo alla prestazione della squadra nel secondo tempo: “Quando si vince l’entusiasmo sale, sono molto soddisfatto del primo tempo fatto davvero bene, meno del secondo. Ma va bene così”, ha dichiarato Nesta. “Il successo sul Brescia rompe una maledizione, perché il Monza non vinceva da tanto tempo. Ora, però, ci aspettano due partite toste e servirà battagliare”.
Sul campionato di Serie A, il tecnico ha preferito non soffermarsi troppo: “La classifica non la guardo, so benissimo che dobbiamo vincere qualche partita. Serve cattiveria, che a volte abbiamo avuto e altre no. È una componente fondamentale per chi, come noi, deve salvarsi”. Nesta ha sottolineato l’importanza di trovare un’identità di squadra: “Con i miei calciatori parlo sempre perché serve trovare identità. Con il Bologna qualcosa è mancato, ma stiamo lavorando per definire meglio chi siamo in campo”.
Tra i singoli, Nesta ha elogiato Caprari per la sua prestazione: “Ha fatto bene, ha qualità e lavora bene fra le linee. Sono contento per lui”. Ha anche apprezzato l’atteggiamento dei giocatori che hanno avuto meno spazio finora: “Hanno fatto bene e stanno dando una mano, sono fondamentali non solo quando giocano ma anche durante gli allenamenti”.
Riguardo agli infortunati, il tecnico ha fatto il punto della situazione: “A breve recupereremo Birindelli e Ciurria, anche se ci vorrà più tempo per Sensi”.
In chiusura, Nesta ha ribadito l’importanza di lavorare sulla costanza: “Per vedere il Monza che ho in mente ci vorrà tempo, ma di sicuro dobbiamo essere più costanti nelle prestazioni e avere un organico più al completo”.
Andrea Alati
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