Continua a vincere il Napoli, che colleziona anche il terzo clean sheet consecutivo. Prosegue invece il periodo poco positivo del Monza, ancora a secco di vittorie in Serie A. In gol Matteo Politano, alla prima rete stagionale, e Kvara, che invece è al comando nel gruppo azzurro, con tre segnature.
Solidità, concretezza e gestione. Il Napoli c’è (è al comando) e non vuole fermarsi
Dopo l’avvio scioccante con il 3-0 subito dal Verona al Bentegodi, il Napoli di Antonio Conte ha messo insieme tre vittorie consecutive e un pareggio, quello di otto giorni fa con la Juventus. Gli azzurri si sono ricandidati con forza alla lotta scudetto e hanno anche passato il turno in Coppa Italia vincendo per 5-0 qui al Maradona con il Palermo.
Dopo le buone indicazioni ricevute dalle rispettive gare di Coppa Italia, Napoli e Monza si sfidano al Maradona per una gara già fondamentale per entrambe: Conte chiede ai suoi il ritorno alla vittoria dopo lo stop di Torino contro la Juve, mentre Nesta cerca ancora la prima vittoria in campionato sulla panchina dei brianzoli.
In un mese e mezzo ricco di accadimenti, Conte è uscito dai luoghi comuni, ha rimosso il cosiddetto feticcio del 3-4-2-1, s’è adeguato alla vocazione di un Napoli che ha tante anime e che però ha dimostrato di privilegiare quella che l’ha accompagnato nell’ultimo decennio o giù di lì: avendo percorso vari sentieri tattici, e potendosi permettere di starsene in laboratorio ad elaborare formule alternative, con la Juventus ha buttato via il suo decennale status e si è riappropriato delle proprie certezze d’inizio carriera. Con gli uomini giusti, nella piazza giusta, nella maniera migliore possibile.
E da questa sera, e per almeno una settimana, potrà guardare tutte le altre dal gradino più alto del podio. Basta un tempo alla squadra di Antonio Conte per sbrigare la pratica brianzola: termina 2-0, i gol che provengono dalle due corsie d’attacco. Il tutto, nella prima mezz’ora di gara, ben giocata e a tratti dominata da una squadra di nuovo spigliata nel palleggio, aggressiva nel pressing, solida, in fiducia. Contiana, insomma. Nella ripresa il gruppo azzurro abbassa i ritmi, davanti quasi non si vede più se si eccettua un finale di nuovo interessante, ma intanto in difesa rimane scafata e in gestione. Con la conseguenza che, in pratica, Caprile non rischia mai nulla. mantenendo i guanti lindi e pinti. Il Napoli è primo da solo, dunque. Uno scenario che dopo Verona, dopo lo sportivamente drammatico 0-3 della prima giornata, avrebbero previsto in pochi. Le impressioni di settembre del nuovo allenatore sono positive, il tifoso napoletano ha l’occasione di crescere e non abbracciare la fede del “bel gioco” (se ne faccia una buona ragione anche Luciano Spalletti, presente in tribuna), ma quella di un team che vuole vincere e basta.
Napoli (4-2-3-1): Caprile NG; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 7, Buongiorno 6.5, Olivera 6 (91′ Spinazzola NG); Anguissa 7.5, Lobotka 6.5 (91′ Gilmour NG); Politano 7 (87′ David Neres NG), McTominay 6.5, Kvaratskhelia 7 (75′ Mazzocchi 6); Lukaku 6 (87′ Raspadori NG). All. Conte 7
Monza (3-4-2-1): Turati 5; Izzo 6 (83′ D’Ambrosio NG), Pablo Marí 6.5, Carboni 5.5; Pedro Pereira 6, Bianco 6.5 (83′ Caprari NG), Bondo 6, Kyriakopoulos 6; Pessina 6, Maldini 6.5; Djuric 5.5. All. Nesta 6.
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