Legami controversi tra le squadre di calcio e i tifosi non solo in Serie A. In Spagna infatti è polemica per i rapporti tra il tecnico argentino dell’Atletico Madrid Diego Simeone e i supporter della curva: il quotidiano sportivo As scrive che il legame tra “Simeone e il Fronte, riferendosi anche al derby tra Atletico e Real sospeso per le intemperanze dei tifosi in particolare per il lancio di oggetti sul campo nella zona del portiere Courtois, si rafforza a vicenda. Nei momenti difficili che ha vissuto, l’allenatore ha sempre trovato l’appoggio dei tifosi radicali”.
Atletico Madrid, rapporti tra Simeone e la curva madrilena: in Spagna è polemica
E anche in occasione del derby di domenica segnato dagli incidenti, As sottolinea che il Simeone “è uscito come un fulmine per andare a parlare con la Curva, insistendo poi più e più volte sull’atteggiamento di Courtois”.
“La gente non si arrabbia da sola, non è giusto, ma noi protagonisti non aiutiamo quando provochiamo e poi le persone si arrabbiano” aveva detto il tecnico dell’Atletico subito dopo la partita con il Real, accusando il portiere di aver istigato.
Il club in una nota non aveva però sostenuto la strategia del suo allenatore. E anche lo stadio ha fischiato i giocatori quando a fine partita “sono andati ad applaudire. L’Atletico – sottolinea il giornale spagnolo – ha un problema e lo sa, solo che oltre a essere difficile da risolvere, succede che tra il Fronte c’è gente pericolosa, non parliamo di semplici hooligans giovanili e il sostegno di Simeone li fa crescere. Ma è sempre più chiaro che la grande massa dei tifosi dell’Atletico ne sta prendendo le distanze, fino al rifiuto”.
LE “IMMAGINI DELLA VERGOGNA”
In Spagna infatti sono state definite ‘immagini della vergogna’ quelle che ritraevano Simeone e altri giocatori dell’Atletico parlare con i tifosi, questi ultimi tutti a volto coperto. As fa un parallelo con quanto accaduto al Barcellona e al Real Madrid chiedendosi se la dirigenza dell’Atletico Madrid “riuscirà a trovare la forza necessaria per fare quello che ha fatto Laporta appena arrivato al Barça, e quello che ha fatto Florentino Perez quando, dopo aver licenziato Mourinho, gli ultras Sur, fino ad allora da lui tollerati, gli si sono rivoltati contro. Barça e Madrid hanno dimostrato che si può fare”.
Infine As ricorda come sia possibile cambiare e rifiutare i ricatti delle tifoserie violente: “La società è cambiata, la tolleranza zero sta raggiungendo il consenso. Alcuni idioti dell’Athletic Bilbao lanciano razzi alla Roma e i giocatori della squadra glielo rimproverano. Ciò non accadeva prima. L’immagine di un tifoso in passamontagna che dialoga con Koke è aberrante.
L’Atlético è stato debole per anni, si è accontentato di dire ‘quello che fanno fuori dal campo…’ o di espellere qualcuno quando è stato colto in flagrante. Ma non è abbastanza. E non sono quattro, come diceva Koke, ma molti di più (intanto un tifoso, individuato tra i responsabili del lancio di oggetti nel derby, è stato bandito a vita).
L’Atlético ha bisogno di aiuto, ma – conclude As – il suo sforzo deve essere la prima cosa, perché questa marmaglia è la ferita da cui sanguina il loro prestigio”.
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