Antonio Conte presenta, dalle ore 14, la prossima sfida del Napoli, impegnato con il Como al “Maradona” venerdì 4 ottobre alle ore 18:30. Il tecnico azzurro è chiamato a confermarsi contro il gruppo dei ragazzi terribili di Cesc Fabregas
Napoli, la conferenza di Conte: “Siamo all’inizio, ma ho un gruppo disponibile. Il Como creerà problemi”
Dopo la convincente vittoria contro i brianzoli di Sandro Nesta, Antonio Conte torna a parlare alla stampa. Presenta il match previsto venerdì nel tardo pomeriggio, avversario di turno i lariani neopromossi
“Siamo all’inizio, è un periodo di assestamento. Il fatto che si siano alternate in testa alla classifica sei squadre diverse, ne è la prova evidente. Importante è mettere fieno in cascina, crediamo nel percorso che stiamo facendo, voglia e determinazione sono i concetti a cui crediamo fortemente. Continuiamo a lavorare e credendo nel percorso che stiamo facendo cercando di crescere in tutti i concetti sui cui stiamo lavorando. Anche dal punto di vista tattico stiamo ampliando altri discorsi , come dico sempre, ho la fortuna di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”, ha esordito Antonio Conte
“Il Como del mio Fabregas? Con Cesc abbiamo vinto FA Cup e Premier col Chelsea. Ho sempre pensato che lui potesse intraprendere la carriera d’allenatore. Chiedeva sempre le cose, era curioso. Sta facendo un percorso bello veloce, ma si sta dimostrando preparato e all’altezza della situazione. Il Como lo reputo la squadra rivelazione. I risultati parlano chiaro, sono in salute, ha giocatori che secondo me avranno un grande futuro. Nelle ultime tre partite potevano fare 9 punti. Ha tanti giocatori interessanti importanti come Nico Paz, Cutrone, Sergi Roberto e altri ancora.
“Quanto conta avere uno stadio di proprietà? In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà, come avere un centro sportivo, sono elementi fondamentali per la crescita di un club. Anche nelle serie minori hanno centri sportivi che quando li vedi non ci credi, oltre allo stadio, sono step che in Italia che piano piano, o meglio in maniera veloce, bisognerà fare. Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole. San Siro… la prima cosa che mi dicevano da ragazzo è che se non giochi lì non puoi essere definito calciatore. Le strutture vanno migliorate, mi dispiacerebbe vederli come pezzi da musei. Non mi trovate favorevole a cambiare tutto”.
“Lukaku? Romelu sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”.
“Cosa mi aspetto dalla squadra? Sicuramente noi, ma come tutte le squadre, lavoriamo per migliorare sempre di più, sotto ogni aspetto. Talvolta siamo un pochino frettolosi, ma stiamo smussando anche questo. Stiamo lavorando, mi piace di vedere la grande disponibilità dei ragazzi a migliorare. Sono passati solo 3 mesi e ci sono margini di miglioramento su tante cose, ma la squadra è sicuramente in crescita”.
“I vantaggi di giocare prima? Sarà un vantaggio se vinciamo (sorride, ndr), saremo i primi a giocare e avremo la possibilità, vincendo, di restare in testa alla classifica, ora conta poco ma conta mettere tre punti in classifica. Tutte le gare sono difficili, soprattutto per noi che abbiamo intrapreso questo percorso, vincere sarebbe importante, ma affrontiamo una squadra tra le più difficili per tanti motivi, forma, autostima, ma ci stiamo preparando bene. La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre, io la sento sempre, dobbiamo averla dentro di noi per i 3 punti, fa parte di un percorso sulla mentalità, quella sana pressione, anche la sana paura che ti fa alzare il livello e l’attenzione, non ti fa giocare presuntuoso, stiamo lavorando anche su questo e spero che questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno.
Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi… qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice cca’ nisciun’ è fesso…”
“Kvara arrabbiato per la sostituzione contro il Monza? Sinceramente non ho visto, Khvicha ha fatto quello che doveva fare. Ha giocato e fatto gol, ha fatto una buona partita. Era un po’ nervoso per le decisioni dell’arbitro, ha protestato per alcuni falli. Questo nervosismo mi fa piacere perché sente la partita, ovviamente deve restare tranquillo con l’arbitro. Io lo vedo molto coinvolto anche dal punto di vista emotivo. Io li voglio vedere così, ci sta che si possono arrabbiare con l’arbitro, vuole dire che ci tengono tanto alla partita, ma ci teniamo a terminarle in undici”.
“Gli ultras del Milan mi volevano? Mi fa piacere che avevo il loro gradimento, ma non ho mai avuto nessun contatto con loro. Vuol dire che il mio lavoro viene apprezzato a 360 gradi anche avendo indossato maglie di squadre rivali come Inter e Juventus. Poi sul resto ho letto degli arresti, non so benissimo la situazione e non conoscendola bene è difficile esprimersi, non sarei contento. L’apprezzamento del tifoso mi fa solamente piacere”.
“Grande entusiasmo dei tifosi, il Maradona ancora pieno? Sinceramente questa passione è linfa per noi. Vedere il nostro tifoso così appassionato ci fa piacere, non ci vogliamo isolare, noi vogliamo condividere il tutto con i nostri tifosi. Noi dobbiamo dare più del 100%, il nostro tifoso deve vedere che in ogni partita usciamo con la maglia sudata. Si sta creando la giusta alchimia. Voglio che i ragazzi sentano questa passione, deve essere una sana responsabilità per tutti. Sono stato accolto in una maniera incredibile dai tifosi, Napoli vive di passione e ti avvolge, ti regala qualcosa d’incredibile. Anche i nuovi arrivati sentono questa passione. Questo deve essere un connubio forte, vogliamo regalare gioie e soddisfazioni”.
“Rramani migliorato nella fase difensiva con me? Quello che posso affermare è che ogni giocatore che lavora con me diventerà un calciatore migliore e non voglio essere presuntuoso nel dire questo. So bene cosa do a ogni calciatore. Il discorso di Amir è un po’ particolare, quando sono arrivato ho sottolineato come il Napoli abbia preso 48 gol nella scorsa stagione, non era colpa solo di difesa e portiere, ma tutta la squadra non aveva la giusta voglia di difendere. Bisogna essere compatti sia nel difendere che nell’attaccare, tutti devono aiutarsi”.
“Utilizzo di Billy Gilmour? Giocatore forte, mi sta mettendo in difficoltà perché in questo momento non sta giocando, ma solo perché ha Lobotka avanti. E’ un giocatore tosto nei contrasti, veloce a vedere la giocata, per me è possono giocare anche assieme. McTominay e Anguissa possono giocare insieme, ma hanno bisogno di un regista come Billy o Lobo“.
“Cosa chiedo ai ragazzi per le prossime gare? Chiedo di lavorare, se tu chiedi senza lavorare devi sperare nel divino. Io prima di chiedere, metto i giocatori nelle condizioni di fare i 3 punti e li cerchiamo ad ogni partita, questa è la mentalità da portare, che si giochi con la prima o l’ultima, poi sapete benissimo che in Serie A ogni partita non te la porti da casa, i 3 punti sono sempre difficili. Noi affronteremo il Como che vinceva 2-0 col Bologna, ha vinto a Bergamo e conoscete l’Atalanta, questo ti fa capire la difficoltà del campionato e dobbiamo essere lì come martelli, partita per partita per mettere fieno in cascina”.
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