L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il cambio modulo di Antonio Conte, allenatore del Napoli.
Repubblica- Napoli, rivoluzione di Conte
doppio modulo tattico e ruoli intercambiabili
Vacanze finite, per il Napoli. Oggi è in programma al centro sportivo di Castel Volturno la ripresa della preparazione e per tutta la settimana sono previsti solamente allenamenti mattutini: nessuna doppia seduta. C’è la sosta del campionato e senza i dodici azzurri (Buongiorno, Di Lorenzo, Raspadori, Lobotka, Ngonge, Gilmour, McTominay, Rrahmani, Anguissa, Olivera, Rafa Marin e Kvaratskhelia, che ha il piede gonfio per una botta subita col Como) convocati nelle rispettive Nazionali non ci sono alle porte dei carichi di lavoro speciali. Conte e il suo staff hanno infatti nel mirino la trasferta del 20 ottobre (ore 12.30) a Empoli e terranno d’occhio soprattutto Lukaku e Neres, che hanno bisogno di recuperare la condizione fisica migliore per rimettersi al passo dei compagni.
Il passaggio in corsa dal modulo 3- 4- 2- 1 (provato per tutta l’estate nel doppio ritiro di Dimaro e Castel di Sangro) all’attuale 4-2-4, che è diventato di moda subito dopo la tardiva conclusione del mercato. A Castel Volturno non c’erano dei dogmi incrollabili e gli arrivi in extremis di quattro pezzi grossi come Neres, Lukaku, McTominay e Gilmour sonostati sfruttati con saggezza per modificare la strategia sul campo. Per il Napoli è una novità clamorosa, dato che il 4-3-3 era diventato dai tempi di Maurizio Sarri l’unico dress code della squadra, complice la passione di Aurelio De Laurentiis per la difesa a quattro e per il tridente offensivo: le armi decisive per la conquista dello scudetto con Luciano Spalletti. Ma Conte al suo arrivo ha voltato subito pagina.
Carlo Gioia
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