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Napoli, Simeone al Torino: affare possibile per il mercato di gennaio

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NAPOLI, ITALY - 2023/08/27: Giovanni Simeone player of Napoli, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Sassuolo final result, Napoli 2, Sassuolo 0, match played at the Diego Armando Maradona stadium. (Photo by Vincenzo Izzo/LightRocket via Getty Images)

Giovanni Simeone è diventato il candidato principale del Torino per sostituire Duvan Zapata, attaccante granata attualmente infortunato. Secondo quanto riportato dal portale Torinogranata.it, la trattativa per il trasferimento del Cholito dai partenopei granata è in fase di valutazione, ma ci sono alcune condizioni da soddisfare affinché l’accordo possa concretizzarsi.

Napoli, Simeone al Torino: affare possibile per il mercato di gennaio

In primo luogo, sarà necessario ottenere il via libera di Antonio Conte, allenatore del Napoli, che ha assunto un ruolo determinante nella gestione della rosa. Attualmente, Simeone viene utilizzato da Conte come alternativa a Romelu Lukaku durante i finali di partita, mentre Giacomo Raspadori occupa una posizione diversa in campo. Di fatto, Simeone rappresenta l’unico sostituto naturale di Lukaku, il che rende la sua cessione complessa.

Tuttavia, il Napoli non ha messo un veto su un’eventuale partenza dell’attaccante. I buoni rapporti tra Torino e Napoli, consolidati dalla recente vendita di Buongiorno, possono facilitare la trattativa. La decisione finale, però, dipenderà dalla capacità del Napoli di trovare un’alternativa a Lukaku che soddisfi le esigenze di Conte. Sebbene l’allenatore consideri Simeone un’opzione, non lo utilizza mai come titolare per oltre dieci minuti. Un altro fattore cruciale nella trattativa è il costo del cartellino: Simeone ha un contratto con il Napoli fino al 2027, con un’opzione per un ulteriore anno. Le richieste del Napoli si aggirano intorno ai 15 milioni di euro, mentre il Torino spera di restare sotto ai 10 milioni. Una possibile soluzione potrebbe essere un prestito con diritto di riscatto, ma il Napoli sembra preferire un obbligo di riscatto.

Andrea Alati

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