Nessuno come lui, per i risultati ma non solo. Ieri, sabato 12 ottobre, il Teatro Sociale di Trento ha avuto la straordinaria occasione di ospitare una leggenda dello sport, ma anche un uomo di rara cultura e sensibilità: Julio Velasco, allenatore della Nazionale femminile di volley che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi. Un traguardo mai tagliato prima dalla pallavolo italiana, nemmeno da quella maschile.
Velasco: “Maradona o Messi? Diego perfino con la cocaina è riuscito a giocare ad altissimi livelli”
Non è stata però solo la narrazione sportiva la protagonista del talk che ha impreziosito la terza giornata del Festival dello Sport, accolto ancora con grande entusiasmo dal pubblico che ha iniziato a mettersi in fila più almeno due ore prima dell’apertura delle porte. A dare il via all’appuntamento le immagini del trionfo a cinque cerchi che hanno portato alle prime riflessioni: “Quella squadra aveva bisogno di stare tranquilla e combattere l’ansia di ogni giorno — ha spiegato Velasco —. Non c’era necessità di urlare o fare chissà quali discorsi motivazionali, ma solo di trasmettere sicurezza. Un allenatore è un buon attore che deve scegliere cosa trasferire alla squadra. La base? Considerarla la migliore perché la si avverte come se fosse composta da figli: questo regala profonda autostima agli atleti”.
Il ct dell’Italvolley ha fatto anche una battuta sul confronto Maradona-Messi. Una battuta che, per chi fosse ancora indeciso tra i due, potrebbe chiarire definitivamente ogni dubbio: “Meglio Maradona perché è della mia epoca e aveva una forza di viversi mostruosa e Messi ce l’ha però meno forte. Maradona, come tutti i grandi campioni, coi metodi di adesso, sarebbe migliore. E poi è stato unico, perfino con la cocaina è riuscito a giocare ad altissimi livelli”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com