I fantasmi che hanno tormentato Giovanni Di Lorenzo durante l’estate sembrano ormai alle spalle. Due erano gli incubi principali: il rischio di lasciare Napoli e la minaccia rappresentata dalle fughe di Nico Williams. Al primo ha posto rimedio Antonio Conte, fermo nel non vacillare e convincendo il terzino a rimanere nella squadra di Aurelio De Laurentiis. Al resto ci ha pensato Kvaratskhelia, che con una palombella ha offerto a Di Lorenzo il suo primo gol sotto la gestione Conte, nella partita contro il Bologna: una coincidenza che ha sancito la sua rinascita.
GdS- Di Lorenzo, dall’estate degli incubi all’autunno della rinascita: la medicina Conte
Tuttavia, non tutti i fantasmi erano scomparsi. Durante Francia-Italia, la minaccia di Bradley Barcola ha rinnovato le paure del difensore. Ma grazie alla fiducia concessagli da Luciano Spalletti, Di Lorenzo ha trovato la forza per superare anche questo ostacolo. La doppietta contro Israele, nella vittoria per 4-1 dell’Italia in Nations League, ha rappresentato la completa liberazione da quei tormenti estivi. Di Lorenzo è tornato a essere una presenza dominante, veloce e preciso. Dopo mesi difficili, può di nuovo correre, sovrapporsi, e soprattutto segnare. Il suo viso, che rifletteva la stanchezza e il peso delle difficoltà, ora è sereno. Come ha dichiarato dopo la doppietta di lunedì sera a Udine: “Per un difensore fare gol è sempre bello”.
Tornato il leader incalzante che tutti conoscevano, Di Lorenzo ha rafforzato il suo gioco, ripreso fiducia e si è riconquistato il ruolo di protagonista sia nel Napoli che in Nazionale. Spalletti e Conte possono contare su di lui, che si è liberato da insicurezze e ossessioni. Ora, è un terzino ritrovato, pronto a dimostrare il suo valore.
Andrea Alati
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