Un risultato importantissimo nonostante una prestazione indubbiamente sottotono. Almeno rispetto alle uscite recenti. Il Napoli di Conte mantiene la vetta, piega un ottimo Empoli al Castellani, e sfrutta al meglio il calendario favorevole. Agli Azzurri è servito un rigore procurato da Politano e realizzato da Kvaratskhelia per registrare la sesta vittoria in otto giornate e per salire a quota 19 punti. E nel prossimo turno al Maradona arriva il Lecce, mentre seconda e terza in classifica si sfidano. C’è possibilità di allungare ancora.
Napoli, l’allungo è possibile grazie a una difesa scafata. L’attacco…
Ad Empoli, gli azzurri se la sono cavata soprattutto grazie alle performance di Caprile e Buongiorno, il tecnico a cerca alternative per quando Lukaku non gira, scrive Mediaset.
BUONGIORNO MVP, CAPRILE SUGLI SCUDI
La difesa azzurra ha retto alla grande l’urto di una partita insidiosa e approcciata non nel migliore dei modi dalla squadra, specialmente nel primo tempo. Con Buongiorno (eletto man of the match) e Caprile sugli scudi il reparto arretrato ha confermato la propria solidità, una caratteristica che spesso fa la differenza tra le buone squadre e le squadre vincenti.
La fase difensiva ha funzionato bene anche una volta acquisito il vantaggio, annullando di fatto quella verve che l’Empoli aveva messo in mostra nei primi 45′ e garantendo così un preziosissimo successo di “corto muso”. Con appena 5 reti subite (di cui 3 alla prima giornata) quella napoletana è la seconda miglior difesa del campionato dietro alla Juventus e da quel punto di vista, pur avendo rinunciato alla “sua” linea a 3, Conte può dormire sonni tranquilli.
SE LUKAKU NON GIRA…
L’aspetto su cui occorre certamente lavorare è invece quello della varietà delle soluzioni offensive. Qualcosa in realtà si è già visto: dopo un brutto primo tempo il tecnico leccese ha deciso di passare dal 4-2-3-1 a un 4-3-3 puro, con McTominay più a suo agio nel ruolo di mezzala e Anguissa più libero di cercare le incursioni in area. La mossa decisiva è stata però la sostituzione di uno spento Lukaku con un pimpante Simeone, che al primo pallone toccato ha posto le basi per il penalty che ha deciso la partita.
Lo stesso Conte ha spiegato che dopo tre mesi di lavoro comincia a sentire di avere qualche asso nella manica in più, ma nel complesso la produzione offensiva della squadra a Empoli è stata veramente esigua. Quando Lukaku non segna e non fornisce assist trovare la via del gol diventa molto più complicato e sarà dunque fondamentale lavorare sulle alternative al belga: Raspadori ultimamente è stato un po’ messo da parte (appena 3′ di gioco nelle ultime 5 partite di campionato), qualche chance in più nei finali l’ha avuta Simeone, che magari non ha la capacità di lavorare di sponda di Big Rom, ma può garantire profondità centrale e magari liberare spazi sugli esterni per gli insostituibili Kvara e Politano.
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