Il nuovo Napoli di Antonio Conte veleggia in testa alla classifica e sembra davvero aver girato pagina rispetto all’ultima annata. L’arrivo dell’ex CT della Nazionale ha ridato grinta, entusiasmo e idee ad una squadra che fino a qualche mese fa sembrava svuotata. De Laurentiis ha dato in mano al proprio tecnico una macchina di qualità, disegnata in base alle richieste del proprio mister e i frutti si vedono tutti.
Ranieri, Sir Claudio vota Napoli: “Con Conte si arriva o primi o secondi…”
“Le uniche due che non hanno cambiato sono Inter e Atalanta, tutte le altre hanno cambiato. Il Napoli è partito bene, mi sembra la squadra messa meglio. Conte giustamente dice che non deve vincere il campionato, ma creare una squadra forte per i prossimi anni. Intanto però sta veleggiando in testa alla classifica. Oltre a vincere, il suo obiettivo è costruire un certo tipo di mentalità. Mi ha colpito anche una dichiarazione di Gasperini riguardo Zaniolo: ha detto che deve calarsi nella mentalità dell’Atalanta. Parole che la dicono lunga su quello che costruiscono questi tipi di allenatori, a me piacciono molto”.
Così Claudio Ranieri, allenatore di lunga esperienza ed ex tecnico di Roma, Inter, Juventus e (appunto) Napoli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sul primo spezzone di campionato che al momento vede il Napoli di Conte al comando dopo otto giornate.
“La Juve ha cambiato tutto e non si può chiedere subito la luna. Lo stesso vale per il Milan, che però ha cinque punti da recuperare. L’anno scorso non andava bene Pioli, quest’anno giustamente si cerca di preservare Fonseca. I tanti 1-0? Ci sono tante partite belle, difficili e combattute, è un bene per il calcio”, aggiunge.
Quanto alla favorita per lo scudetto, Ranieri risponde: “Senza fare nomi, io dico che quando Conte prende una squadra, se non arriva primo arriva secondo. Non voglio caricarlo di responsabilità, ma anche il fatto di non avere le coppe inciderà molto quando arriveremo a marzo- aprile. Credo che quest’anno ci sia più compattezza in testa alla classifica. Sarà molto più bello”.
Poi sul momento no degli arbitri: “Il Var ha deresponsabilizzato l’arbitro? Dipende dalla responsabilità dell’arbitro. Il Var deve essere una cosa in più per gli episodi che l’arbitro non riesce a vedere in campo. Ma se l’arbitro è dubbioso e lascia fare al Var, allora non va bene”.
In merito alla nuova formula della nuova Champions “mi convince. È stato fatto tutto per avere più gare e soprattutto per non lasciare spazio a partite in cui si possono fare calcoli. Vediamo, sono molto curioso. Mi piace il fatto che non ci siano partite di andata e ritorno con le stesse squadre”.
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