Dalma è in città per partecipare a Per Sempre Diego, la quarta edizione del premio dedicato a suo padre – che si è svolto sulla Msc World Europe – scomparso prematuramente il 25 novembre 2020 a 60 anni, ma presente ovunque in città. Un blitz di qualche ora (oggi tornerà a Buenos Aires assieme alla sorella Gianinna) che è un balsamo rigenerante per la primogenita di Diego e Claudia Villafane.
Dalma Maradona: “Non posso vedere il Napoli nello stadio intitolato a mio padre…”
“Io non posso entrare… Eppure è dedicato a mio padre e porta il mio cognome. Credo sia iniziato tutto quando il Napoli ha realizzato la maglia con il volto stilizzato di mio padre. Noi ci complimentammo, ma chiedemmo dei soldi come sfruttamento dei diritti di immagine. Li avremmo utilizzati per fare beneficienza e l’avremmo fatta in Italia, a Napoli. Avremmo aiutato una scuola o un ospedale di bambini. Papà non si è mai tirato indietro, ma De Laurentiis disse di no”.
E cosa è successo da allora?
“Mi è stato vietato di entrare allo stadio nel dicembre 2021, quando stavo girando il mio documentario. Eppure sono stata nello stadio dell’Argentinos Juniors e in quello del Boca ovviamente. Volevo farlo pure a Napoli, è stata una parte importante della carriera di mio padre, forse la principale”.
Non avete avuto l’autorizzazione a utilizzare la maglia del Napoli neanche per il parco tematico di Bagnoli.
“Sì, c’erano soltanto due foto di mio padre in azzurro. Assurdo”.
Il Napoli può vincere lo scudetto?
“Speriamo. Mi fa piacere per il primo posto in classifica della squadra di Conte. Papà sarebbe di sicuro contento, ha sempre desiderato un Napoli vincente. Personalmente mi accontenterei invece solamente di venire a vedere una partita allo stadio”.
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