La sfida tra Milan e Napoli ormai non è solo una partita undici contro undici in cui dei giocatori rossoneri corrono contro dei giocatori azzurri, ma è anche la sfida tra i due calciatori più forti delle rispettive rose: Kvaratskhelia e Leao, giocatori spesso paragonati e messi al confronto dai media che dibattano giorno e notte su chi sia il più forte dei due, e quindi il migliore del campionato. Ieri, sembra che ci sia stata una forte dimostrazione da parte del georgiano nei confronti del dieci portoghese.
Milan-Napoli, il messaggio di Kvara a Leao: il georgiano ha messo le cose in chiaro
Partiamo subito col dire che il livello di Leao non è sicuramente quello di ormai quasi tre anni, quando il Milan di Pioli vinse lo Scudetto anche grazie alle sue falcate. Ora, sembra essere cambiato il vento: il dieci del Milan è da tempo che, come detto, non gioca come giocò quell’anno, e la gestione che Fonseca sta avendo nei suoi confronti, a parte che essere ottima dal punto di vista della gestione della rosa, è la conseguenza ai comportamenti svogliati di un giocatore incredibile che tuttavia non ha voglia di diventare un fenomeno universale di questa epoca calcistica.
L’esatto opposto di tutto ciò che è stato appena detto è rinchiuso invece nel corpo di un georgiano classe 2001 che già da più di due anni è arrivato dal nulla nella città di Napoli con più fame di tutti i suoi colleghi messi insieme: Kvara arriva in Italia e il Napoli vince il terzo Scudetto, con lui che è eletto MVP della stagione 2022/2023. Ovviamente, c’è da considerare il vuoto della stagione successiva dove però il collettivo azzurro non esisteva più, distrutto dalle gestioni tecniche e dirigenziali, con il georgiano che ha concluso la stagione comunque in doppia cifra dal punto di vista delle reti, più di Leao.
La grande differenza tra Kvara e Leao, più che le qualità tecniche che forse si pareggiano e sulle quali è inutile discutere perché sarebbe meglio godersele solamente, è la fame che avvolge il georgiano, rispetto alla pochissima concentrazione che il portoghese ha. L’ex Dinamo Batumi entra in campo ogni volta con la voglia di distruggere qualsiasi cosa si trovi davanti nel percorso che lo porta in area di rigore; a Leao va bene cosi, non gioca per vincere tutto, lo fa per divertirsi e non ha intenzione di sprecare energie per dei trionfi che alla fine non lo appagherebbero. Kvara alza il livello del campionato rispetto a Leao perché il secondo è presuntuoso sia in campo che fuori, con il suo allenatore, sui social e soprattutto nei confronti di chi lo critica, non per andargli contro ma per permettergli una crescita che lui non ha assolutamente voglia di avere.
Mario Di Domenico
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