Funziona un po’ come durante le elezioni: il percepito spesso ha più peso del reale, e questa settimana ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione. In vista della sfida contro il Napoli, ascoltando diversi commenti, si ha l’impressione di un’Inter che “sì, è lì, ha una chance, ma in fondo…”.
Inter-Napoli, un match che non è fondamentale ma da non sottovalutare
Come se, nonostante una superiorità frequentemente proclamata in modo astuto e poco critico, ci fosse una certa soddisfazione nel dipingerla come una squadra che si ritrova quasi per caso, o per buona sorte, a giocarsi il primo posto nello scontro diretto con il Napoli di Conte e Lukaku. Tanto che Inzaghi stesso ha sentito il bisogno, se non il dovere, di ribadire un dato concreto per ristabilire un po’ di chiarezza: nelle ultime nove partite, l’Inter ha ottenuto otto vittorie e un pareggio, mantenendo un percorso netto in Champions senza subire gol e in campionato ha pareggiato solo contro la Juventus, mantenendo la porta inviolata in tre delle altre cinque vittorie. Non sarà la squadra granitica dell’anno scorso, ma non è a un punto dalla vetta per caso. Conte stesso, con franchezza, ha riconosciuto questi numeri.
Poi c’è un’altra realtà con cui fare i conti: la Champions League. L’Inter affronta il Napoli solo quattro giorni dopo la sfida con l’Arsenal, mentre la squadra partenopea ha avuto una settimana intera di allenamenti. Una differenza significativa. Certo, il successo contro i Gunners dà morale, ma lascia anche un po’ di stanchezza fisica.
La situazione è stata gestita bene, con molte rotazioni: Thuram, Barella, Dimarco, Bastoni e Acerbi hanno giocato poco o nulla, e anche Lautaro è stato preservato da eccessivi sforzi. Tuttavia, l’ultima di queste sette gare, tra la pausa precedente e quella in arrivo, non sarà una passeggiata. È proprio in momenti come questo che serve l’unità del gruppo, ed è per questo che Inzaghi ha optato per il ritiro, diversamente da quanto accaduto prima dell’Arsenal. Dopo l’ultimo allenamento che chiarirà gli ultimi dubbi di formazione, la squadra rimarrà a lavorare alla Pinetina. Cura dei dettagli? Sicuramente. Perché la partita di domani sera, pur non essendo decisiva, rappresenta una sfida scudetto: non determinerà tutto, ma potrà certamente indirizzare il campionato.
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