Home » Napoli, Conte: “Roma? Tosta. In bocca al lupo a Ranieri, noi vogliamo vincerla”
Napoli Napoli OF News

Napoli, Conte: “Roma? Tosta. In bocca al lupo a Ranieri, noi vogliamo vincerla”

Antonio Conte is coaching Napoli during a press conference at the preseason training camp of SSC Napoli in Dimaro, Trento, Italy, on July 13, 2024. (Photo by Ciro De Luca/NurPhoto via Getty Images)

Antonio Conte torna a parlare in conferenza stampa in vista di Napoli-Roma. L’allenatore della SSC Napoli parla in diretta all’anti-vigilia della prossima partita del Napoli. La conferenza di Conte è al centro sportivo di Castel Volturno oggi, venerdì 22 novembre a partire dalle 14:30.

Napoli, Conte: “Roma? Tosta, a Ranieri auguro ogni bene, ma…”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida tra Napoli e Roma, sottolineando l’importanza del match e lo stato di forma della sua squadra. Il tecnico ha evidenziato come il Napoli stia cercando di mantenere un alto livello di intensità e concentrazione in questa fase cruciale della stagione, sia in campionato sia in Europa. Conte ha esortato i suoi giocatori a rimanere focalizzati contro una Roma rinvigorita dal ritorno di Claudio Ranieri, definendo la partita di domenica una sfida estremamente impegnativa.

Sul piano tecnico, Conte ha elogiato il gruppo per il lavoro svolto finora e ha insistito sulla necessità di migliorare nella fase difensiva e nell’approccio collettivo, soprattutto in situazioni di pressione. Ha anche aggiornato sullo stato fisico di alcuni giocatori, confermando che il lavoro dello staff sta procedendo al meglio per garantire la disponibilità di tutti gli elementi chiave

 

 

Lei è fiero di tutto ciò che ha già realizzato? O cose le serve ancora per esserlo completamente?

“Ci sono tante squadre in pochissimi punti, stiamo facendo bene ma anche le altre, non c’è un’altra che si è staccata. C’è un po’ di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in classifica dopo 12 giornate. Ce ne sono talmente tante in pochi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle”.

 

E’ una partita affascinante, battezza il suo amico Ranieri, ma è anche una trappola. Chi rischia di più?

“E’ una partita di calcio, mica rischiamo la vita (ride, ndr), è un rischio sportivo. Chi ne può uscire meno contento… sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti, anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento per lui, per la sua famiglia, vivono a Roma. Sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi, fanno l’Europa League, ha fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e rose. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo il Napoli”.

 

Le sue parole sul VAR hanno aperto una discussione, crede possa cambiare qualcosa?

“Non lo so, sinceramente. Ho sollevato una discussione costruttiva, per costruire qualcosa di migliore, sicuramente oggi ci sono dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che Mariani ha deciso, io non pensavo ci fosse stato un contatto col VAR, ma nella registrazione il VAR si limita a dire che c’è contatto, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani rispetto a San Siro. Ti limiti a dire che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, leggero? Mica è la pallavolo? Spero tutti abbiano fatto una riflessione, anche loro stessi. Si utilizzi meglio, si dia un aiuto all’arbitro, in quel momento l’arbitro può aver visto una cosa, lo strumento tecnologico deve aiutare. E’ semplice. Uno può dire c’è contatto, ma vieni a valutare se confermarlo o toglierlo. Io capisco gli arbitri che appena chiamati dicono ‘ecco cambierà subito la decisione’, ma tu la vedi e puoi confermare o cambiare. Mi dispiace, Mariani aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che nessuno l’ha aiutato. Poi magari lo rivedeva e confermava, l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato. Mariani non è da censurare, ma chi non ha dato l’opportunità a Mariani di confermare o cambiare. Qui ogni cosa viene vista come polemiche nelle trasmissioni, mi auguro le mie parole siano costruttive. Ma per il bene di tutte le squadre”.

 

Ritrova Lobotka, cosa dà di più al Napoli?

“Dati alla mano nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e perso con l’Atalanta. Male male non è andata senza Lobotka, senza nulla da togliere a Lobotka, ma altrimenti sembra che abbiamo fatto un disastro e non è stato sostituito bene. Chiariamo bene i fatti, nelle 5 gare ne abbiamo vinte 3 e pareggiato con l’Inter che ci ha dato 40 punti e perso con l’Atalanta. Chi l’ha sostituito ha fatto bene, farò delle valutazioni sapendo che Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%”.

 

Come sono tornati dalle nazionali McTominay e Lukaku? Ct Belgio aveva parlato di infiammazione cronica

“Lukaku e McTominay si sono allenati, non c’è alcun problema. Olivera s’è allenato ieri, oggi e c’è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po’ di fatica”.

 

Cosa si aspetta dalla Roma dopo il cambio in panchina e cosa dal Napoli?

“Quando cambi allenatore c’è un input importante, loro sono al terzo cambio, è inevitabile… se fosse rimasto Juric avremmo saputo un po’ dal punto di vista del gioco e di sistema ed ora è tutto un po’ un punto interrogativo, non abbiamo grandi notizie. Non sappiamo come vorranno affrontarci e quindi pensiamo a noi stessi, c’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso sapendo che sarà una gara difficile contro un’ottima squadra che ha avuto delle difficoltà”.

 

 

 

 

Ngonge è parso in crescita, come l’ha visto? Può avere più spazio?

“I calciatori sanno che io l’ultima cosa che faccio è guardare il volto quando scelgo. Sta a loro dimostrarmi durante la settimana ed in partita, dall’inizio o negli spezzoni, di mettermi in difficoltà. Lui sicuramente come altri rispetto all’estate è cresciuto, sta crescendo, ben venga perché abbiamo bisogno di una sana competizione e così si alza il livello di attenzione, intensità, di tutto già negli allenamenti perché dietro c’è qualcuno che spinge per giocare al posto di un altro”.

 

Marotta ha detto che lei parla per un obiettivo.

“Ringrazio il direttore (ride, ndr). Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente, ha detto sono intelligente (ride, ndr), faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.

 

Lei ha allenato grandi difensori, dove colloca Rrahmani e soprattutto Buongiorno?

“Soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha ampi margini e sta migliorando su molti aspetti, è riflessivo, ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, di fianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, mi ha sorpreso perché è un grande lavoratore. Le cose gliele devi dire, ma le immagazzina e le fa subito. Sono contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che sta lavorando tanto ed anche lui è cresciuto, abbiamo Jesus che è un veterano e all’occorrenza può darci una mano, ma come dico sempre i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme”.

 

C’è amicizia, possibile non ci sia stato un contatto con Ranieri?

“Una telefonata a Claudio l’ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. C’è amicizia anche tra le moglie, lui è uno davvero a modo, di altri tempi, non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene ma tranne nelle due gare con noi”.

 

Sull’entusiasmo dei tifosi.

“Da parte nostra deve esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi, possiamo solo lavorare come stiamo facendo, fare di più, abbiamo intrapreso questo percorso insieme e questo entusiasmo che s’è creato non può far altro che farmi piacere. I ragazzi sanno che lavoriamo per non deludere i nostri tifosi, io dico sempre che potremo vincere o perdere ma i tifosi dovranno sempre vedere che ce l’abbiamo messa tutta”.

 

Neres può essere utile ad un attacco che finora ha fatto qualche gol in meno? Anche Lukaku può necessitare di più cross?

“David sta facendo bene, si impegna, lavora, è una risorsa importante, lo è stata e lo è nel presente. E’ un giocatore che cerchiamo anche di creargli delle situazioni per esaltare ancora di più le sue caratteristiche, ma sono contento di ciò che ci sta dando, ha sempre giocato anche se in spezzoni, tranne a San Siro dove c’erano situazioni contingenti e vedevo altro. Ma è un giocatore che ti può creare situazioni dal nulla ed in più è molto positivo, sono molto contento di lui”.

 

Tante discussioni sul gol di Calhanoglu, come valuta Meret fino a questo momento?

“Mi dispiace quando fate domande specifiche, particolari, non cattive ma particolari. Meret è il nostro portiere titolare, dietro ha Caprile che dà buone garanzie, io sono soddisfatto di Alex, poi non possiamo ogni volta andare a trovare sempre il pelo nell’uovo per creare instabilità all’interno. Anzi, mi piacerebbe visto che Kiss Kiss è di Napoli che andasse a favore del Napoli e non cercasse con una domanda del genere di creare una certa instabilità a livello umorale nei tifosi nei confronti del giocatore che non lo merita e non è giusto. Magari sono abituato diversamente…”.