Alla vigilia della partita Slovan Bratislava-Milan, valida per la quinta giornata della fase a gironi della UEFA Champions League, Juraj Kucka, ex centrocampista rossonero, ha parlato in conferenza stampa, rivelando emozioni e ricordi legati al suo passato con la maglia della compagine lombarda.
Milan, l’ex Kucka attacca Leao: “Sembrava non avesse voglia, ora è diventato un campione”
Queste le sue parole: “Mi sento bene, è più di una settimana che mi alleno regolarmente e sabato ho giocato un tempo. Non vedo l’ora che inizi la partita, come tutta la squadra. Spero che sarà una bella partita per noi e, perché no, riuscire a rubare almeno un punto al Milan”. Sebbene Kucka non sia più in contatto con i suoi ex compagni, ha un bel ricordo della sua esperienza a Milano: “C’è solo uno dei magazzinieri con cui sono rimasto in contatto, ma con il resto della squadra no”.
Un passaggio interessante riguarda la valutazione dei giocatori attuali del Milan. Kucka ha menzionato alcuni dei suoi ex compagni e degli attuali rossoneri: “Pulisic è un giocatore che mi piace molto, ma anche Leao è molto forte. Quando ero al Parma, pensavo che Leao non sarebbe arrivato lontano, ma si è evoluto tanto e ora è un giocatore di livello internazionale”. Il ricordo di Leao è legato anche ai suoi primi passi al Milan, quando Kucka lo vedeva poco convinto in campo: “Sembrava non avesse voglia di giocare, ora è cambiato ed è diventato un campione”.
Il centrocampista slovacco ha poi parlato del suo periodo al Milan: “Ho sempre dato il massimo, anche quando non si riusciva a vincere ogni partita. Ma per impegno ho sempre dato tutto, ed è qualcosa che piaceva ai tifosi. Il momento più bello è stato sicuramente la vittoria in Supercoppa contro la Juventus. Ho legato molto con Luca Antonelli, ma ci sono tanti altri con cui sono rimasto legato”. Riguardo alla sua esperienza con i rossoneri, Kucka ha concluso: “Giocare in uno dei più grandi club del mondo è stato un sogno che si è avverato. È stato un onore far parte di questa squadra e tutto intorno a me, anche al di fuori del campo, mi ha fatto capire cosa significa appartenere a un club così prestigioso”.
Andrea Alati
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