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Napoli, Oriali: “Bello stare in testa, ma il nostro obiettivo è un altro…”

Antonio Conte e Lele Oriali formano un binomio ormai consolidato da oltre un decennio. Oggi, insieme, stanno plasmando il futuro del Napoli, gettando basi solide per un progetto ambizioso.

Napoli, Oriali: “Bello stare in testa, ma il nostro obiettivo è un altro…”

In un’intervista rilasciata a Radio Crc, Oriali, attuale direttore dello staff tecnico del club, ha fatto il punto sul momento dei partenopei, che guidano la classifica di Serie A, e sulle prospettive future.

Un progetto di ricostruzione
Alla domanda sulla ricostruzione del Napoli, Oriali ha spiegato:
“È stato il presidente a indicare questa strada, partendo dall’idea di rilanciare una squadra che, nonostante lo scudetto, lo scorso anno ha accumulato un ritardo incredibile in classifica. La scelta di Antonio Conte è stata naturale: è il numero uno quando si tratta di ricostruire. Lo ha dimostrato all’Inter, dove siamo arrivati in un momento di difficoltà, riportando il club ai vertici. Conte ama le sfide complicate e Napoli gli è sembrata perfetta: anche io ho accettato con entusiasmo. È un progetto a medio-lungo termine per riportare la squadra dove merita.”

L’obiettivo del Napoli: Champions League
Nonostante il primo posto in classifica, Oriali invita alla prudenza:
“Siamo oltre le aspettative, nessuno immaginava di essere così in alto dopo un terzo di campionato. Tuttavia, il nostro obiettivo iniziale resta entrare tra le prime quattro per garantirci un posto in Champions League. Essere in testa ci fa piacere, ma dobbiamo restare con i piedi per terra.”

Sulle squadre che lo hanno impressionato, ha aggiunto:
“L’Atalanta e l’Inter hanno qualcosa in più rispetto a noi. Hanno organici consolidati e due squadre praticamente complete. Sono le favorite per lo scudetto, anche se il campionato è anomalo: Milan e Juventus sono indietro, ma torneranno a competere. Sarà una lotta fino alla fine.”

Il rapporto con i giocatori
Oriali, noto per il suo ruolo confidenziale con le squadre, ha spiegato come gestisce il gruppo:
“Ogni giocatore ha una propria personalità, e il mio compito è capire di cosa ha bisogno in un determinato momento. A volte servono parole di incoraggiamento, altre volte interventi più duri, come dopo la sconfitta per 3-0 contro il Verona. In quella circostanza ho usato toni decisi, era necessario per rialzare il morale e far capire l’importanza di mantenere certi standard.”

Antonio Conte, il fuoriclasse del gruppo
Sul rapporto speciale con Conte, Oriali ha raccontato:
“Ci siamo conosciuti quando lui divenne CT della Nazionale. Subito ci siamo trovati in sintonia, condividiamo la stessa mentalità da ‘uomini di fatica’. Abbiamo vissuto esperienze importanti insieme, come quella all’Inter, dove abbiamo raggiunto risultati straordinari. Per me Conte è il fuoriclasse del nostro gruppo.”

Napoli, una città speciale
Oriali ha speso parole di grande apprezzamento per Napoli e i suoi tifosi:
“Sto vivendo benissimo questa esperienza. L’accoglienza e la passione dei napoletani sono contagiose. Sono felice di aver accettato questa sfida, e il mio obiettivo è lasciare una traccia importante per questa città e questo club.”

Il calcio di oggi? “Corre troppo”
Non mancano però le critiche al calcio moderno:
“Oggi ci sono troppe partite, gli interessi economici prevalgono e i giocatori vengono trattati come macchine. Non dico di tornare indietro, ma serve una via di mezzo per salvaguardare i calciatori. Il calcio corre troppo e spesso perde il suo fascino.”

Con Antonio Conte in panchina e Lele Oriali dietro le quinte, il Napoli sta vivendo una trasformazione significativa. Un progetto fondato sulla ricostruzione, sull’attenzione ai dettagli e sulla valorizzazione della squadra. La città e i tifosi sognano, ma la priorità per il duo è mantenere il focus sugli obiettivi a lungo termine, lasciando un’impronta duratura nel club partenopeo.