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Torino, Cairo: “Venderò quando troverò qualcuno più ricco di me”

Il clima intorno al Torino FC si fa sempre più teso, e a complicare ulteriormente le cose arrivano nuove indiscrezioni sulla possibile cessione del club.

Torino, Cairo: “Venderò quando troverò qualcuno più ricco di me”

Dopo smentite ufficiali su un eventuale disimpegno da parte di Urbano Cairo, si parla ora dell’interesse di investitori arabi, che potrebbero valutare l’ingresso nella società granata.

L’offerta potrebbe arrivare dai Paesi del Golfo
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Cairo non avrebbe mai dichiarato apertamente l’intenzione di vendere il Torino, ma sarebbe disposto a considerare offerte importanti. La cifra che potrebbe farlo vacillare si aggira attorno ai 200 milioni di euro, anche se la base ideale per aprire una trattativa si collocherebbe sui 250 milioni.

Nel frattempo, da Riyad emergono voci secondo cui alcuni esponenti arabi starebbero monitorando attentamente la situazione del club piemontese. L’operazione, tuttavia, è ancora in fase esplorativa e dipenderà in larga parte dalla volontà dello stesso Cairo. Da Milano, il patron granata mantiene infatti contatti con investitori internazionali, mostrando cautela verso un eventuale passaggio di proprietà.

Cairo: “Non voglio restare a tutti i costi”
Di fronte all’ennesima domanda sul futuro del Torino, Urbano Cairo ha rilasciato dichiarazioni durante l’evento “Sport Industry Talk” a Roma. Ha ribadito di non avere intenzione di mantenere il club a tutti i costi, ma ha anche specificato le sue condizioni per una cessione:
“Ho preso il Torino 19 anni fa, quando stava fallendo, ma non voglio rimanere a vita. È naturale pensare a passare la mano a un certo punto, ma lo farò solo se arriva qualcuno più ricco di me. Non c’è dubbio su questo.”

Prospettive future
Le voci su una possibile cessione del Torino continuano a circolare, e il coinvolgimento di capitali arabi potrebbe rappresentare un’opportunità per rilanciare il club su scala internazionale. Tuttavia, tutto ruoterà attorno alle decisioni di Cairo, che sembra disposto a lasciare solo di fronte a un progetto serio e solido. Resta da vedere se gli investitori del Golfo saranno pronti a soddisfare le sue condizioni economiche e strategiche.