Felice, ex terzino dell’Inter, è stato costretto a dire addio al calcio giocato per un problema cardiaco nel 2012: “Ma il mio primo pensiero non fu tornare in campo”
Caso Bove, Natalino rivive il suo dramma: “Siamo stati fortunati…”
Felice Natalino, ex difensore dell’Inter, ha raccontato la sua esperienza alla Gazzetta dello sport e il percorso che l’ha portato ad abbandonare il calcio a soli 20 anni a causa di una cardiomiopatia aritmogena, una malattia che aveva già causato la morte di Piermario Morosini. Oggi, a 32 anni, lavora come osservatore per il settore giovanile dell’Inter e guarda al passato con serenità.
Nel raccontare la sua storia, Natalino ha parlato di quanto sia stato difficile affrontare la diagnosi, ma anche di come il supporto dell’Inter sia stato fondamentale in quel periodo. Ricorda che, nonostante la sua carriera calcistica si sia interrotta bruscamente, il club gli ha dato subito l’opportunità di continuare nel calcio come osservatore, mantenendo il suo contratto da calciatore fino alla scadenza.
Riguardo all’incidente accaduto a Edoardo Bove, il giovane calciatore della Roma, Natalino ha condiviso il suo pensiero. Pur ammettendo che la sua esperienza fosse diversa, ha consigliato a Bove di prendersi il tempo necessario per capire il suo problema di salute prima di pensare al ritorno in campo. La salute, sottolinea, è la cosa più importante.
Natalino ha anche rivelato che, sebbene avesse avuto la possibilità di giocare all’estero, non se l’è sentita di intraprendere questa strada. Ora, con una laurea in scienze motorie, continua a lavorare nel calcio e sogna di trovare un talento per l’Inter, magari un giovane difensore, mantenendo sempre il suo amore per il calcio senza rimpianti per ciò che sarebbe potuto essere.
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