Il calcio laziale ha deciso di fermarsi per un weekend in segno di protesta contro la violenza nei confronti degli arbitri, una decisione presa all’unanimità dalle associazioni arbitrali locali.
Serie inferiori, gli arbitri fermano il calcio in tutto il Lazio: “Troppe violenze contro di noi”
Il fermo riguarderà tutte le categorie, dalla Eccellenza all’Under 14, e sarà valido per il prossimo weekend. Questa misura drastica arriva dopo numerosi episodi di violenza che hanno coinvolto gli arbitri, l’ultimo dei quali ha avuto come vittima Edoardo Cavalieri, un arbitro di Civitavecchia, aggredito durante la partita Corchiano-Celere (III Categoria, girone A). Cavalieri ha riportato un’infrazione al capitello radiale del gomito sinistro, con una prognosi di 30 giorni, che rischia anche di compromettere la sua attività professionale di fisioterapista.
Negli ultimi anni, i casi di violenza sono aumentati, inclusi episodi gravissimi come l’aggressione dell’arbitro Bernardini nel novembre 2018, che finì in coma dopo un incontro fra la Virtus Olympia e l’Atletico Torrenova. Altri casi simili si sono verificati anche con aggressioni fisiche e violenza verbale, come nel caso di Mattia Pisilli, recentemente coinvolto in un episodio di sessismo. Secondo i dati raccolti, nel 2023 sono stati registrati 519 casi di violenza contro gli arbitri, un incremento rispetto ai 334 dell’anno precedente.
Questa escalation di violenza ha spinto le associazioni arbitrali a prendere una posizione forte, fermando l’attività calcistica nel Lazio per sottolineare l’urgenza di fermare questi comportamenti e proteggere chi opera con impegno e professionalità nel mondo del calcio.
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