Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha già lo sguardo rivolto ai Mondiali del 2026, che si terranno in Nord America.
Italia, Spalletti guarda ai Mondiali 2026: idee chiare e fiducia nel futuro della nazionale
A margine dell’inaugurazione della mostra “Sfumature di Azzurro” alla Farnesina, il ct ha parlato delle sue scelte e delle prospettive future per l’Italia.
Fiducia nei giocatori
Spalletti si è detto convinto delle decisioni prese finora:
“Le scelte fatte sono quelle giuste e rimarranno quelle. Sono molto convinto dei calciatori che ho selezionato negli ultimi raduni. Quello che ci hanno mostrato è importante”.
Tra i nomi menzionati, il tecnico ha parlato di Mattia Zaccagni, definendolo un elemento fondamentale:
“Ha dimostrato il suo valore anche durante l’Europeo. Ora ha una possibilità superiore perché gioca spesso dentro il campo, in un ruolo che diventa cruciale per il sistema di gioco. Nella stagione della Lazio c’è anche il suo zampino”.
Retegui e il progetto Mondiali
Un altro giocatore che Spalletti osserva con attenzione è Mateo Retegui, descritto come un attaccante completo in area di rigore, ma con margini di miglioramento nel gioco lontano dalla porta.
Sul progetto Mondiali, Spalletti ha sottolineato la crescita della Nazionale e il lavoro fatto per riportare l’Italia ai vertici:
“Italia, strada giusta. Kean e Retegui stanno crescendo molto”.
Mondiali 2034 e il calcio in Arabia
Spalletti ha anche commentato la possibilità che i Mondiali del 2034 si disputino in Arabia Saudita, riconoscendo la forza degli investimenti nel calcio da parte del Paese:
“Gli investimenti in Arabia sono sotto gli occhi di tutti. Le risorse che mettono a disposizione stanno facendo crescere il movimento, portando bellezza e aggregazione”.
Il legame con il Tricolore
Spalletti ha concluso parlando dell’importanza del Tricolore e del legame con gli italiani nel mondo:
“Il rapporto con la bandiera è intenso. Per gli italiani all’estero è come un figlio. Quando vado all’estero, sento il loro affetto come uno shock quotidiano. Dobbiamo essere all’altezza della missione”.
L’Italia di Spalletti si prepara con determinazione al grande appuntamento del 2026, con l’obiettivo di tornare a essere protagonista nel panorama calcistico mondiale.
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