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Borussia Dortmund, Moukoko, il papà: “Non sono il suo vero padre e non è nato nel 2004, ma…”

La vicenda di Youssoufa Moukoko, baby prodigio del calcio tedesco, ha preso una piega sorprendente con la dichiarazione del presunto padre, Joseph, che in un documentario di ProSieben sostiene che l’attaccante del Borussia Dortmund non avrebbe 20 anni ma 24. Se confermato, sarebbe un evento clamoroso, capace di scuotere il mondo del calcio e non solo.

Borussia Dortmund, Moukoko, il papà: “Non sono il suo vero padre e non è nato nel 2004, ma…”

In un passaggio riportato dalla Bild, Joseph ha rivelato di aver falsificato i documenti del giovane per portarlo in Germania, dichiarando una data di nascita diversa:

“Non è figlio biologico mio e di mia moglie Marie Moukoko. Non è nato il 20 novembre 2004 a Yaoundé, in Camerun, come ufficialmente riportato. È nato il 19 luglio 2000, e lo abbiamo ringiovanito di 4 anni.”

Secondo queste parole, il giovane talento, noto per aver battuto record di precocità nel calcio, avrebbe in realtà 24 anni e non i 20 riportati nei documenti ufficiali. Questa manipolazione, sempre stando a Joseph, sarebbe avvenuta attraverso un certificato di nascita falso ottenuto in Camerun e un passaporto procurato in seguito.

La posizione del Borussia Dortmund
Il Borussia Dortmund ha negato ogni responsabilità in merito alla questione. Il direttore della comunicazione, Sascha Fligge, ha dichiarato:

“I documenti in nostro possesso, rilasciati da un’autorità tedesca, sono validi e costituiscono la base per i diritti di gioco del calciatore.”

Il club si è affidato alla veridicità dei certificati di nascita e del passaporto che hanno permesso a Moukoko di ottenere il tesseramento in Germania e la convocazione per le selezioni nazionali, incluse le Under 21.

Le polemiche e i dubbi sull’età di Moukoko
I dubbi sull’età reale di Moukoko non sono una novità. Già durante la sua adolescenza, molti osservatori si chiedevano se fosse possibile che un ragazzino di soli 12 anni segnasse con così tanta facilità contro avversari più grandi. L’esordio in Bundesliga a soli 16 anni alimentò ulteriormente i sospetti.

Il padre, in passato, aveva sempre negato queste accuse. Nel 2016 dichiarava che “la madre ha solo 27 anni e tutto è stato registrato correttamente presso il Consolato tedesco a Yaoundé”.

Implicazioni e scenari futuri
Se la confessione di Joseph venisse confermata, le conseguenze potrebbero essere gravi per Moukoko e per tutte le istituzioni coinvolte. Sarebbero messi in discussione:

La validità dei contratti firmati sulla base di documenti falsi.
La partecipazione a competizioni giovanili, che potrebbe essere considerata irregolare.
Il suo status di nazionale tedesco, costruito su dati potenzialmente non veritieri.
Per ora, il Borussia Dortmund si dichiara estraneo ai fatti, ma la questione potrebbe richiedere approfondimenti da parte delle autorità tedesche, sportive e civili.

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