Da quando è arrivato al Napoli, David Neres ha stupito i tifosi azzurri con le sue giocate e la brillante capacità di dribbling. L’impatto con il calcio italiano è stato eccezionale: 3 assist in soli 41 minuti nelle prime 3 partite, record nella storia della Serie A. Nelle seguenti gare però il brasiliano ha ricevuto poco spazio dal tecnico salentino, che gli ha preferito quasi sempre la coppia Kvaratskhelia-Politano. Dopo l’infortunio del georgiano, rimediato nella gara la Lazio, Neres è stato schierato dal primo minuto contro l’Udinese e ha risposto presente mandando un segnale forte a Conte.
Repubblica – Neres si prende il Napoli: Kvara è avvisato
Il match di ieri vinto dal Napoli porta sicuramente la firma di David Neres, protagonista su tutti con una prestazione sontuosa. L’esterno ex Ajax nella gara ha terrorizzato la difesa friulana con le sue incursioni lungo la fascia, riuscendo a quasi sempre a dribblare l’uomo per poi calciare in porta o crossare in mezzo. A parlare della prestazione di ieri e del possibile dualismo con Kvaratskhelia è La Repubblica nel suo editoriale:
“Merito pure dell’inafferrabile brasiliano Neres, che non ha fatto sentire l’assenza dell’infortunato Kvaratskhelia e gli ha probabilmente portato via il posto tra i titolari. Conte infatti è stato al 90′ categorico, proiettandosi subito sul futuro. «Gioca chi merita e Neres era già da un po’ che si stava guadagnando in allenamento maggiore attenzione». Toccherà dunque a Kvaratskhelia ribaltare le nuove gerarchie in attacco, quando ritornerà a disposizione dopo il leggero problema al ginocchio che gli ha fatto saltare la trasferta di Udine. Il Napoli ha infatti ritrovato senza il georgiano il gol perduto, segnandone ben tre in una partita e restando nella scia dell’Atalanta. «Partite come questa ce le dobbiamo andare a prendere, non ci regala niente nessuno», ha spiegato Conte.
Cambiare ha aiutato gli azzurri a rialzarzi e l’unica eccezione alla regola della concorrenza tra titolari e seconde linee sarà fatta d’ora in poi per Lukaku: lui sì, intoccabile. Big Rom è infatti il pilastro del progetto. In Serie A sa ancora fare la differenza”.
Francesco Avano
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