Un momento difficile per Theo Hernandez, che nella sfida di ieri contro il Genoa ha passato tutta la partita in panchina, una scelta che ha suscitato molteplici interrogativi sulla sua posizione nel Milan. Il terzino francese, uno degli elementi più importanti della squadra, vive una situazione complicata sotto diversi aspetti, non solo sul campo ma anche fuori, con il suo contratto in scadenza nel 2024. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, il procuratore di Hernandez, Manuel Garcia Quilon, ha in programma oggi un incontro con i dirigenti rossoneri a Milano per chiarire i piani del club sul futuro del giocatore. Nonostante l’interesse di alcuni top club europei, al momento il Milan non sembra disposto a concludere un accordo immediato per il rinnovo del contratto, pur riconoscendo che il numero 19 è uno degli asset più preziosi della squadra.

Theo Hernandez, panchina e rinnovo in bilico: il Milan valuta il futuro del terzino

Nonostante i primi colloqui per il rinnovo, la situazione appare tutt’altro che definita. Le sensazioni, secondo Marca, non sono affatto positive, e l’accordo appare ancora lontano. Il procuratore di Hernandez ha infatti dichiarato che non ci sono stati contatti con il Milan dal maggio 2024, una posizione che contrasta con le parole di qualche giorno fa del direttore tecnico rossonero, Geoffrey Moncada, che aveva dichiarato di aver avviato le trattative da due mesi, esprimendo ottimismo riguardo alla situazione: “Siamo messi bene, tutti sono contenti, nessuno vuole andare via”, aveva detto Moncada. Sul fronte sportivo, Hernandez ha dovuto affrontare l’esclusione nella gara contro il Genoa, una decisione che non è passata inosservata. Zlatan Ibrahimovic ha commentato la scelta del tecnico Fonseca, paragonandola a quella di Rafael Leao qualche settimana fa. “Theo è uno dei terzini sinistri più forti al mondo. Vogliamo che sia al top, ma sicuramente tornerà. Il mister fa le sue scelte, che tutti rispettano, e quando torneranno in campo dovranno fare la differenza”, ha dichiarato Ibrahimovic.

Andrea Alati

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