Durante la cena di Natale della Lazio, svoltasi ieri sera, il club ha presentato un’anteprima esclusiva del progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio. Si tratta di un’iniziativa ambiziosa, voluta fortemente dal presidente Claudio Lotito, che punta a restituire alla città di Roma uno dei suoi simboli architettonici, adattandolo alle esigenze moderne.
Lazio, il Flaminio del futuro: svelato il progetto di riqualificazione
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’obiettivo è quello di completare i lavori tra il 2028 e il 2030. La scorsa settimana, la Lazio ha inviato al Comune di Roma la documentazione necessaria, corredata dalla firma in Campidoglio, attraverso una PEC. Il prossimo passaggio sarà il coinvolgimento delle Sovrintendenze, che esamineranno il piano una volta aperta la conferenza dei servizi. Il progetto prevede una trasformazione completa del Flaminio, con un approccio innovativo che punta a costruire lo stadio “a strati”. La base sarà caratterizzata da una copertura bassa, seguita da telai strutturali e da un sistema distributivo rinnovato. Le tribune verranno ampliate per garantire una maggiore capienza, mentre la copertura superiore sarà interamente ricoperta da pannelli fotovoltaici, rendendo l’intera struttura ecosostenibile.
Anche gli spazi esterni dello stadio saranno completamente riorganizzati. Al piano terra saranno collocati bar e lounge VIP, per offrire un’esperienza di alto livello ai tifosi. Inoltre, le attuali tamponature tra i telai strutturali verranno demolite, permettendo l’installazione di ampie vetrate con vista sul campo, una soluzione che combina estetica e funzionalità. Il Flaminio, così ripensato, rappresenta un’opportunità unica per la Lazio di dotarsi di un impianto moderno, capace di rispondere alle esigenze del calcio contemporaneo e al tempo stesso rispettoso della tradizione.
Andrea Alati
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