La domanda sorge spontanea: perché il Manchester City sta investendo oltre 200 milioni di euro nel mercato di gennaio, nonostante le indagini sulle presunte 115 violazioni delle regole finanziarie della Premier League?
Gli acquisti di gennaio: spese per soli quattro giocatori
Il City ha finora destinato questa somma a un ristretto gruppo di giocatori:
Vitor Reis (Palmeiras) e Abdukodir Khusanov (Lens), per un totale di 75 milioni di euro.
Omar Marmoush (Eintracht Francoforte), trattativa chiusa per circa 80 milioni di euro.
Andrea Cambiaso (Juventus), operazione ancora in corso, stimata tra i 60 e gli 80 milioni di euro.
A questi numeri si aggiunge il rinnovo record di Erling Haaland, prolungato fino al 2034. Un contratto che, con un ingaggio di circa 20 milioni a stagione, rappresenta un investimento complessivo di 200 milioni di euro spalmati su quasi 10 anni.
Strategia di mercato e il rischio sanzioni
Il Manchester City è sotto indagine per presunte violazioni delle regole finanziarie della Premier League tra il 2009 e il 2018. Se giudicato colpevole, il club potrebbe affrontare:
Una maxi-multa.
Il blocco del mercato nella prossima estate.
Retrocessione (anche se considerata poco probabile dai legali del club).
L’attuale campagna acquisti sembra dettata proprio dal timore di un blocco del mercato. Il club sta anticipando le mosse per non trovarsi impreparato in caso di sanzioni.
La strategia difensiva del club
Se il City venisse giudicato colpevole, il club avrebbe la possibilità di fare appello, ritardando l’imposizione delle sanzioni. Tuttavia, gli investimenti di gennaio dimostrano che la società sta agendo con una strategia preventiva, puntando a rinforzare la squadra e a consolidare il proprio progetto tecnico, anche in vista di eventuali ostacoli legali.
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