In una serata indimenticabile, il Napoli si impone per 3-2 sull’Atalanta in trasferta, consolidando il primo posto in Serie A e portandosi a +6 sull’Inter. Una prestazione intensa e ricca di emozioni che ribadisce la forza e la determinazione della squadra di Antonio Conte.
Kvara chi? Conte “profeta”, Lukaku è una sentenza scudetto
È stata una partita straordinaria, una delle più emozionanti della storia recente del club partenopeo. Con il risultato finale di 3-2, gli azzurri hanno ribaltato il ricordo amaro della sconfitta per 3-0 subita al Maradona pochi mesi fa.
La vittoria è il frutto di un lavoro incessante, come sottolinea spesso Antonio Conte, leader e profeta di questo gruppo. Il successo conferma la crescita del Napoli, capace di affrontare e superare le difficoltà grazie a una combinazione di strategia, talento e determinazione.
La partita è stata una dimostrazione di forza e carattere, con il Napoli che ha saputo rispondere colpo su colpo all’Atalanta, mostrando una resilienza e una qualità che fanno sognare i tifosi.
LA CRONACA
La partita inizia con un’Atalanta aggressiva che trova il vantaggio al 16° minuto grazie a Retegui, bravo a sfruttare un’incertezza difensiva e a battere Meret con un sinistro potente. Il Napoli, tuttavia, non si lascia scoraggiare: al 27° Politano firma il pareggio con un sinistro al volo sotto la traversa, capitalizzando un’azione orchestrata da Neres sulla sinistra.
Prima dell’intervallo, gli azzurri ribaltano il risultato: al 40°, Anguissa recupera palla, serve McTominay che insacca il 2-1 con un tiro preciso sotto la traversa.
Nella ripresa, l’Atalanta parte forte e trova il 2-2 con un’azione solitaria di Lookman all’11°, capace di superare Di Lorenzo e trafiggere Meret. Il Napoli, però, dimostra grande carattere. Al 78°, un cross perfetto di Anguissa pesca Lukaku, che di testa firma il gol vittoria e, forse, lo scudetto.
La prestazione monumentale di Anguissa e Neres, fondamentali per gli assist decisivi, e la freddezza di Lukaku hanno fatto la differenza. Antonio Conte ha saputo leggere la gara con cambi azzeccati, come l’ingresso di Spinazzola, che ha dato nuova energia alla squadra nel momento cruciale. La vittoria a Bergamo non è solo una dimostrazione di forza fisica e mentale, ma anche un segnale chiaro alla concorrenza: il Napoli è la squadra da battere. Dopo un anno e mezzo di mezze rincorse e cammini inceppati, gli azzurri sembrano pronti a riportare il tricolore a casa.
ATALANTA (3-4-1-2) – Carnesecchi 6; Scalvini 5 (dall’83’ Brescianini NG), Hien 5.5, Djimsiti 5; Bellanova 6, de Roon 6, Ederson 5, Ruggeri 5 (dal 68′ Zappacosta 6); Samardzic 6 (dal 77′ Zaniolo 6); Retegui 7 (dal 68′ de Ketelaere 6), Lookman 7 (dal 77′ Pasalic NG). All.: Gasperini 6.5.
NAPOLI (4-3-3) – Meret 6.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 5.5, Juan Jesus 5.5, Olivera 6; Anguissa 8, Lobotka 7, McTominay 7; Politano 7 (dall’81’ Mazzocchi NG), Lukaku 7.5 (dall’83’ Simeone NG), Neres 7 (dal 73′ Spinazzola 6). All.: Conte 7.5.
di ANDREA FIORENTINO