Il lavoro di Antonio Conte al Napoli sta attirando l’attenzione non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, con paralleli interessanti rispetto alla filosofia tattica di Pep Guardiola al Manchester City.
Napoli, la squadra di Conte fa impazzire i tabloid americani: c’è un paragone con Guardiola
Michael Cox, noto giornalista del New York Times e autore di libri sull’evoluzione del calcio, ha analizzato questa trasformazione, evidenziando come Conte stia reinventando il suo approccio e rivoluzionando il sistema di gioco del Napoli.
Dal 4-2-3-1 al 4-3-3: flessibilità e movimento
Conte ha abbandonato il 4-2-3-1 iniziale, che vedeva Kvaratskhelia come trequartista centrale, per adottare un 4-3-3 più fluido e moderno. Una mossa che richiama le innovazioni di Guardiola al City, quando trasformò David Silva e Kevin De Bruyne in mezzali offensive per creare superiorità numerica e imprevedibilità.
Nel Napoli, il nuovo modulo concede maggiore libertà ai centrocampisti:
Scott McTominay e Frank Anguissa sono spesso protagonisti di movimenti laterali e sovrapposizioni che disorientano le difese avversarie, rompendo schemi difensivi consolidati.
Stanislav Lobotka funge da unico mediano di contenimento, gestendo i ritmi di gioco e coprendo gli spazi lasciati liberi dagli inserimenti dei compagni.
Questa dinamica di centrocampo, pur differente nei dettagli, richiama il ruolo che Guardiola ha assegnato ai suoi giocatori per aumentare l’efficacia offensiva attraverso un posizionamento studiato ma anche libero da rigidi schemi.
Lukaku: il “falso 9” alla Conte
Un altro aspetto innovativo è il ruolo di Romelu Lukaku, che nel 4-3-3 di Conte si comporta più come un punto d’appoggio che come un centravanti tradizionale. L’attaccante belga attira i difensori su di sé, creando spazi per gli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni, una dinamica che aggiunge ulteriore imprevedibilità all’attacco del Napoli.
Un nuovo Conte per un Napoli moderno
La transizione di Conte verso un calcio più fluido e offensivo rappresenta una significativa rottura rispetto al passato, quando il tecnico era noto per il rigido utilizzo della difesa a tre e per un approccio più conservativo. Ora, con un sistema che privilegia la flessibilità e la varietà tattica, il Napoli non solo sta ottenendo risultati concreti, ma sta anche affascinando gli osservatori internazionali.
Conte ha saputo reinterpretare sé stesso e il Napoli, avvicinandosi a un modello di gioco che combina filosofia e concretezza, un tratto che Guardiola ha reso distintivo. I tifosi partenopei, e non solo, possono continuare a sognare con una squadra che unisce estetica e praticità.
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