I due, chi per un motivo chi per un altro, stanno dando un contributo importante alla causa azzurra. L’ex terzino della nazionale ha disfatto la valigia dopo un inizio in sordina, l’esterno ex Inter ha riallacciato i rapporti col tecnico salentino a suon di prestazioni di alto livello
L’effetto Conte: Spinazzola e Politano simboli di un Napoli trasformato
L’effetto Antonio Conte si fa sentire e ha riportato in auge uno dei protagonisti dell’ultimo trionfo della Nazionale: Leonardo Spinazzola. Dopo un avvio difficile, dovuto alla fase di adattamento al nuovo sistema di gioco e alla preparazione intensa, l’esterno si è finalmente ritrovato. Spinazzola oggi è una risorsa preziosa per il Napoli, un vero jolly capace di interpretare più ruoli: esterno alto che salta l’uomo, terzino di spinta e persino mediano, come richiesto dal nuovo Conte 2.0.
Accanto a lui, un altro giocatore si è riscoperto fondamentale: Matteo Politano. La relazione tra Conte e l’esterno risale ai tempi dell’Inter, ma allora non scattò la scintilla. Oggi, invece, Politano è diventato imprescindibile, trasformandosi in una delle pedine più duttili dello scacchiere azzurro. Fantasia, sacrificio e dedizione sono i suoi tratti distintivi. Politano non solo crea assist e giocate decisive, ma è anche diventato un uomo squadra, capace di difendere con intensità e di esultare con la stessa passione sia dopo un gol che per un recupero difensivo.
Conte, con il suo lavoro meticoloso, ha trasformato la mentalità del Napoli, portando i giocatori a superare i propri limiti. Grazie alla sua guida, il club ha ritrovato la credibilità necessaria per tornare a lottare per il titolo. Spinazzola e Politano sono solo due esempi di un gruppo che, sotto la mano di Conte, ha acquisito una nuova identità vincente.
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