Mercoledì 29 gennaio, l’SSC Napoli Training Center ha ospitato la decima edizione dell’Integrity Tour, un’iniziativa promossa dalla Lega Serie A, Sportradar e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale. Quest’anno il tour, volto a rafforzare la cultura della legalità e a diffondere i veri valori dello sport, ha visto la partecipazione della Prima Squadra del Napoli, impegnata in un workshop educativo sul contrasto al fenomeno del match-fixing.
Integrity Tour fa tappa a Napoli, Di Lorenzo: “La correttezza deve essere il punto di partenza di ogni attività professionale”
L’incontro, che ha coinvolto calciatori, allenatori e dirigenti del club azzurro, è stato organizzato con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo del calcio sull’importanza della legalità e della trasparenza, al fine di prevenire frodi sportive e garantire il regolare svolgimento delle competizioni. In programma anche un secondo incontro, che si terrà martedì 4 febbraio con il Settore Giovanile del Napoli.
L’avvocato Marcello Presilla, Responsabile Integrity per l’Italia di Sportradar AG, è stato il relatore principale del workshop, illustrando il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme. Presilla ha spiegato i rischi e le gravi conseguenze legate a queste frodi, nonché l’importanza di proteggere la carriera e la reputazione degli atleti, sempre più vulnerabili agli approcci di “fixers”, che spesso si servono di social media e tecnologie moderne per corrompere i calciatori. Ha inoltre discusso delle problematiche legate al betting e delle modalità corrette di utilizzo dei social media da parte degli sportivi.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, ha commentato l’iniziativa sottolineando l’importanza della sensibilizzazione sul tema delle scommesse: “La correttezza deve essere il punto di partenza di ogni attività professionale e nel calcio dobbiamo lottare tutti insieme per raggiungere questo obiettivo.”
Andrea Alati
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