Home » Ardoino, ad Tether: “Non siamo un fondo speculativo. Possiamo finanziare la Juve per 2000 anni”
Juventus

Ardoino, ad Tether: “Non siamo un fondo speculativo. Possiamo finanziare la Juve per 2000 anni”

Da venerdì scorso, la Juventus ha ufficialmente un nuovo socio di minoranza: si tratta di Tether, colosso del settore delle criptovalute e delle nuove tecnologie, con un valore di mercato pari a 140 miliardi di dollari. L’azienda ha acquisito poco più del 5% delle quote del club bianconero, segnando un’importante novità nella struttura societaria del club torinese.

Le parole di Paolo Ardoino

Paolo Ardoino, amministratore delegato di Tether, ha parlato dell’operazione in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Quando abbiamo deciso di comprare le azioni del club? È un processo che andava avanti da qualche mese, durante il quale abbiamo acquistato quote sul mercato. Al momento la nostra partecipazione è ancora ridotta, ma vorremmo supportare l’attuale dirigenza e, se necessario, valutare un incremento della nostra quota. Non c’è alcun piano strategico nascosto dietro questa operazione”, ha spiegato il CEO.

Alla domanda se ci siano stati contatti con John Elkann o Exor prima dell’acquisizione, Ardoino ha confermato: “In passato ci sono stati scambi con la dirigenza e la proprietà per una valutazione strategica dell’investimento”.

Le motivazioni dell’ingresso in società

L’ingresso di Tether nella Juventus è stato motivato da diversi fattori, tra cui la passione sportiva dei vertici dell’azienda. “Sia io che Giancarlo Devasini, il fondatore di Tether, siamo tifosi della Juventus. Non siamo un fondo speculativo e crediamo fermamente nel potenziale della squadra. La Juventus è uno dei club più importanti del mondo e ci sembrava giusto supportare un’opportunità italiana”, ha dichiarato Ardoino.

Il motto: “Make Juve Great Again”

Un aspetto curioso emerso nell’intervista riguarda lo slogan scelto da Ardoino per sintetizzare l’obiettivo dell’investimento: “Make Juve Great Again”. “Non si tratta di un’operazione di marketing. Abbiamo chiuso lo scorso anno con 13,7 miliardi di utili e abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la squadra per i prossimi duemila anni. La Juventus deve tornare ai vertici del calcio mondiale. Ho scelto questo slogan perché ha dimostrato di funzionare, anche se è vero che siamo vicini all’attuale amministrazione americana”, ha spiegato il CEO di Tether.

L’ingresso di un colosso tecnologico e finanziario come Tether potrebbe aprire nuovi scenari per il futuro della Juventus, con potenziali sviluppi sia dal punto di vista economico che gestionale. Resta da vedere se questa partnership porterà a ulteriori investimenti e a un maggiore coinvolgimento di Tether nella governance del club.

Se vuoi sapere di più sul Napoli tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com