Le recenti dichiarazioni di Rodolfo Baqué, avvocato di Dahiana Madrid, infermiera che ha assistito Diego Armando Maradona nelle ore precedenti alla sua morte, hanno sollevato nuove polemiche riguardo alle circostanze del decesso del leggendario calciatore.
Maradona, l’accusa dell’infermiera che l’ha assistito: “Diego è stato ucciso”
Durante un’intervista al programma “Implacables” di Canal Nueve, Baqué ha affermato: “Maradona è stato ucciso. E in più, la scena del crimine dove hanno ritrovato il suo corpo è stata alterata. Diego è morto 3 ore prima delle prime prove. In quel lasso di tempo hanno ripulito tutto facendolo passare per un infarto”.
Già in precedenza, Baqué aveva denunciato la mancanza di un’adeguata assistenza medica durante la convalescenza di Maradona, sottolineando che nella casa non era presente né un medico clinico né un cardiologo, ma solo una psichiatra e le figlie di Diego.
Inoltre, l’avvocato ha rivelato che, giorni prima della sua morte, Maradona era caduto battendo la testa sul lato destro, opposto a quello dell’operazione subita in precedenza, senza che fosse effettuato alcun controllo medico successivo.
Queste affermazioni si inseriscono nel contesto delle indagini in corso sulla morte di Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, e potrebbero influenzare l’esito del processo che vede imputati diversi membri dell’equipe medica che lo aveva in cura.
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