L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha fatto il punto sugli infortunati in casa Napoli, soffermandosi su Anguissa e Neres.
CorSport – Napoli, si avvicina il rientro di Anguissa e Neres: tutte le soluzioni per Conte
Il Napoli si avvicina al finale di stagione con un bagaglio tecnico-tattico enorme: dal 18 agosto contro il Verona alla partita di domenica con la Fiorentina, Antonio Conte ci ha infilato quattro sistemi di gioco e un’infinità di nozioni legate alla fase difensiva e offensiva. Difesa a tre e a quattro; difesa a quattro duttile con Politano che la trasforma a cinque; il tridente, due trequartisti a supporto del centravanti; le due punte con la difesa a tre/cinque e tre mediani; la difesa a quattro e tre linee da due. Per dirla con i numeri che non piacciono agli allenatori – perché riduttivi – ma che sono utili per sintetizzare al massimo la comprensione: il Napoli ha giocato con il 3-4-2-1 dalla prima alla quarta giornata di campionato; poi è passato al 4-2-2-2 dalla quinta all’undicesima (con la variabile Politano in fase difensiva); dalla dodicesima alla ventiquattresima è andato in scena il 4-3-3; e nelle ultime quattro, in piena emergenza, via con il 3-5-2. In Coppa Italia contro il Palermo, nei sedicesimi, fu anche 4-2-3-1. Una tantum, certo, ma sono comunque cinque storie diverse. Con una sola anima: il Napoli ha sempre interpretato le sue partite facendo della pressione alta e dell’intensità un mantra. E ora? Le cose stanno così: gli infortunati Anguissa, Mazzocchi e Neres sono sulla via del recupero, nei prossimi giorni Conte capirà chi potrà recuperare già domenica a Venezia e chi invece dovrà aspettare fino al Milan dopo la sosta. Primo risultato: nuova varietà di soluzioni dal primo minuto e a partita in corso. Secondo: il ritorno di Neres offrirà la possibilità di rispolverare il tridente. Volendo, certo: è stato chiarissimo, il signor Antonio, fino alla fine della stagione non guarderà in faccia a nessuno e giocherà chi lo merita. Testuale.
La cosa fondamentale, per il momento, è che il Napoli ha ritrovato la vittoria dopo un’attesa lunga cinque giornate: l’inversione di un trend articolato attraverso quattro pareggi e la sconfitta di Como. Ma sia chiaro: a parte l’1-1 con l’Inter in uno scontro diretto dominato, i punti presi all’Olimpico con la Roma e la Lazio, nonostante le rimonte subite al 92’ e all’87’, possono considerarsi guadagnati alla luce dell’impressionante rendimento della squadra di Ranieri e della condizione all’epoca certamente migliore di quella di Baroni. Lazio-Napoli fu la prima con il quarto modulo d’emergenza, l’esordio del 3-5-2 e del tandem Lukaku-Raspadori.
Il discorso di Jack, tre gol nelle ultime quattro partite, un rendimento molto elevato e un’ottima intesa con Lukaku, sarà uno di quelli che nelle prossime settimane strapperanno la copertina. Appena il tempo di rivedere Neres a disposizione di Conte: l’impatto del brasiliano è stato decisivo da Udine all’Udinese, e dunque nel momento della striscia più lunghe di vittorie consecutive (7) e di risultati positivi in fila
(9). Offre assist e fantasia, ritmo, imprevedibilità e qualche gol, ma per caratteristiche è molto arduo immaginare che possa recitare in maniera diversa dall’abituale: esterno nel tridente. È così che rende al meglio, così come Raspadori esprime il meglio di sé da attaccante puro, anche a sostegno del centravanti come in questa fase e comunque puntando dritto la porta. Anche il ritorno di Anguissa darà il via alle riflessioni a centrocampo: Gilmour sta dimostrando di saper dare qualcosa in entrambe le fasi, ha personalità e colpi tirati fuori contro l’Inter e con la Viola, e ciò significa che Conte potrebbe-dovrebbe avere problemi di abbondanza. I migliori. L’impressione è che a Venezia sarà ancora presto per inaugurare i ballottaggi dall’inizio: se recupereranno anche tutti gli infortunati, il ritmo partita è un valore da migliorare nel corso della sosta verso il Milan. A suo tempo.
Carlo Gioia