In un momento delicatissimo per tutta la classe arbitrale italiana, potrebbe arrivare una decisione storica in merito all’utilizzo del VAR, strumento fondamentale introdotto nella stagione 2017-2018. La FIGC, infatti, starebbe pensando di introdurre il VAR a chiamata, in modo tale da chiarire tutti gli episodi dubbi di campo.
Svolta storica per l’AIA: FIGC pronta ad introdurre il VAR a chiamata
Non è un periodo facilissimo per la classe arbitrale italiana, la quale, partita dopo partita, è sempre soggetta ad alcune discussioni extra campo. Per arginare il problema legato alle polemiche che porta con sé un errore arbitrale, la FIGC starebbe pensando di introdurre il “Football Video Support”, noto anche come Var a chiamata. Uno strumento che potrà esser richiesto, non più di due volte a partita, sia dall’arbitro in campo che dai membri delle due squadre.
Ne ha parlato quest’oggi il presidente federale, Gabriele Gravina, il quale ha dichiarato di aver scritto alla FIFA per promuovere l’utilizzo del FVS nei campionati minori italiani e nel massimo campionato femminile. Queste le sue dichiarazioni: “L’Italia si conferma in prima linea per l’innovazione nel mondo del calcio. Il desiderio di rendere il calcio sempre più moderno e attrattivo per un maggior numero di persone oltre al successo dei test portati avanti nel futsal grazie alla disponibilità dell’AIA e della Divisione Calcio a 5 – continua Gravina – ci hanno convinti ad ampliare il campo d’applicazione di uno strumento tecnologico di grande aiuto agli arbitri nelle competizioni dove l’investimento economico del VAR non è sostenibile”.
Vincenzo Schiavo
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