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Guglielmo Stendardo, dalla scrivania alla panchina: “La mia nuova vita da allenatore”

Stendardo

L’ex difensore di Lazio e Atalanta guida il Valmontone in un cammino straordinario: “Amo stare in campo con i miei giocatori. Per lo scudetto dico Inter, ma occhio al Napoli.”

Guglielmo Stendardo, dalla scrivania alla panchina: “La mia nuova vita da allenatore”

Un inizio da record in panchina
Dopo una carriera da calciatore, una laurea in giurisprudenza e l’esperienza da avvocato, Guglielmo Stendardo ha intrapreso con successo la carriera da allenatore. Da qualche mese è alla guida del Valmontone, squadra di Eccellenza, con numeri impressionanti:

“Su 14 partite abbiamo conquistato 40 punti, con 13 vittorie e un pareggio. Siamo primi con 61 punti, ma servono ancora almeno 13 punti per raggiungere l’obiettivo.”

Il modulo e la filosofia tattica
Stendardo non ha un modulo fisso, ma adatta la squadra alle caratteristiche dei giocatori:

“La difesa a 4 è una certezza, poi centrocampo a 3, un trequartista e due punte.”

Per lui, però, allenare è molto più di un semplice schema:

“Un allenatore deve essere anche un manager. La gestione del gruppo e dello staff è fondamentale. So di dover ancora imparare, ma la gavetta mi sarà utile.”

Dalla Serie A alla Nazionale: il pensiero di Stendardo
🔹 Scudetto? “L’Inter è la squadra più forte, ma il Napoli sta lottando fino alla fine. Conte sta facendo un grande lavoro.”
🔹 Lazio? “Dovrà sudare per il quarto posto.”
🔹 Spalletti in Nazionale? “Sta facendo un ottimo lavoro, sono sicuro che farà grandi cose.”
🔹 Modelli di riferimento? “Guardiola e De Zerbi.”

Il futuro di Stendardo: “Voglio allenare”
Dopo aver gestito tribunali e contratti, oggi Stendardo è immerso nella vita da tecnico e il suo obiettivo è chiaro:

“Mi sento bene in campo con i miei giocatori. Voglio continuare ad allenare.”

Il Valmontone sogna e Stendardo si prepara a fare il grande salto.