In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport Italia, l’ex centrocampista della Spagna ed attuale allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha parlato della magica stagione che stanno vivendo i lariani, incoronando il lavoro svolto sino ad ora da Assane Diao e Nico Paz.
Como, Fabregas a Sky: “Mi rivedo molto in Da Cunha, Futuro? Sto bene al Como”
Alla prima esperienza da allenatore in Serie A, Cesc Fabregas è riuscito a rispettare tutte le aspettative di inizio campionato. Il suo Como infatti, grazie ad un gioco spumeggiante ed una squadra collaudata, sta riuscendo a navigare nelle acque tranquille del nostro campionato, staccando la zona salvezza di ben sette punti. Nel corso di questo pomeriggio, il tecnico dei lariani è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove ha fatto il punto della situazione sulla stagione degli azzurri e sul suo futuro.
Queste le dichiarazioni dell’ex centrocampista del Barcellona: “Abbiamo imparato tanto, siamo cresciuti tanto. Siamo tutti nuovi in questa dimensione che è la Serie A: un campionato fantastico, con un livello molto alto. Se ci avessero detto a inizio stagione che saremmo arrivati fin qui, l’avremmo firmato subito. Dobbiamo continuare così, a migliorare e crescere. I potenziale è grande. Mi reputo una persona molto positiva: penso a imparare sempre. Il punto molto negativo è stato contro la Lazio in casa o la prima partita, quella dell’esordio in campionato, contro la Juventus: quella però mi ha fatto capire il livello della Serie A. Molto positiva la vittoria con la Fiorentina, e bene anche le due partite con il Napoli. Ma ripeto, si può imparare sempre”.
“Noi vogliamo sempre giocare nello stesso modo: la mia squadra deve essere costruita con una mentalità diversa rispetto alle altre, tutti devono avere la stessa idea e andare avanti per la stessa strada. Noi proviamo sempre a fare un piano gara per andare a vincere, che sia propositivo, di mentalità e grande positività. Ogni partita è diversa. Mi ritengo fortunato. Ho lavorato con tanti grandi allenatori: non potrei dire solo una cosa che vorrei ereditare. Qualche anno fa, tenevo con me un libretto in cui mi sono appuntato ogni cosa di allenatori che mi convinceva, ma anche quello che non mi convinceva. Da tutti si impara tanto”.
E sul futuro…
Nelle battute finali della sua lunga intervista, Fabregas ha parlato anche del suo futuro, strizzando l’occhio alla permanenza: “Personalmente, mi vedo più forte tra un anno, perché sono più forte ora rispetto a prima. È l’evoluzione normale di un allenatore: fra 10 anni so che non sarò così. E un processo di apprendimento: fai tante cose durante il giorno, prendi tante decisioni, parli con tanta gente. Impari non solo a livello di gestione tecnica e tattica, ma proprio a livello umano.”
“Nel Como penso che si stiano facendo bene le cose: siamo una società molto giovane, siamo cresciuti tanto, ci sono tante persone nuove dentro lo staff e non mi riferisco solo a quello tecnico: penso per esempio ai data analyst, o all’area scouting. Si fanno ovviamente degli errori, ma stiamo imparando tanto e vedo un grande potenziale”.
Vincenzo Schiavo
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