Armando Izzo, difensore del Monza, è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il tribunale ha stabilito che il fatto non sussiste, chiudendo così una vicenda legale che ha gravato sul calciatore per oltre dieci anni. La questione risaliva a una partita del campionato di Serie B 2013-2014, quando Izzo era ancora un giocatore dell’Avellino.
Monza, Izzo assolto dopo dieci anni: il difensore scagionato dalle accuse di frode sportiva e mafia
Il club brianzolo ha subito diramato una nota ufficiale per commentare l’esito positivo della sentenza. “Dopo quasi un decennio di battaglie legali, i giudici della Corte d’Appello di Napoli hanno riconosciuto l’innocenza di Armando Izzo. Il difensore non è mai stato coinvolto in reati legati a frode sportiva né tantomeno nell’alterazione della partita Modena-Avellino del 17 maggio 2014. AC Monza e Adriano Galliani esprimono grande soddisfazione per questa sentenza, che rappresenta una chiusura definitiva per il nostro giocatore, a cui sono stati sempre vicino durante tutto il percorso giudiziario”.
Izzo, visibilmente sollevato, ha commentato l’assoluzione con parole di gratitudine e sollievo. “Sono molto soddisfatto della sentenza finale e ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Questo processo è stato lungo e difficile, ma sono riuscito a farcela anche grazie al sostegno costante dei miei avvocati, Alfredo Capuano, Salvatore Nugnes e Stefano Montone. Un ringraziamento speciale va a mia moglie Concetta, ai miei figli, e a mia madre, che mi hanno dato la forza di affrontare tutto questo. Un pensiero anche a mio padre, scomparso quando avevo solo 10 anni, che mi ha lasciato una grande eredità di determinazione”. Infine, il calciatore ha voluto esprimere la sua gratitudine al Monza, a Adriano Galliani e a Silvio Berlusconi. “Nonostante fossimo consapevoli della mia situazione legale, loro hanno sempre creduto in me e mi hanno supportato. Questa sentenza segna la fine di un lungo incubo”.
Andrea Alati
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