Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato del futuro dello Stadio Diego Armando Maradona e del nuovo centro sportivo in occasione di un evento a Napoli organizzato da Fratelli d’Italia.
Un nuovo centro sportivo per il Napoli
De Laurentiis ha sottolineato la necessità di trovare un’area adeguata per il nuovo centro sportivo, considerando che tra un anno il club dovrà lasciare Castel Volturno. “Da due anni sto cercando un’area per il nuovo centro sportivo, perché tra un anno dovrò lasciare Castel Volturno e a settembre dovrò posare la prima pietra. È fondamentale trovare terreni che consentano ai giovani calciatori di raggiungere il campo facilmente, anche dopo la scuola”.
“Sto cercando un’area di circa 20 ettari per costruire 10 campi di calcio e 7.500 metri quadrati di strutture. Deve essere facilmente raggiungibile dai giovani calciatori, anche dopo la scuola. Settembre sarà il momento per posare la prima pietra.”
Inoltre, ha ribadito l’importanza di sviluppare il calcio femminile e ha chiesto al governo maggiore attenzione verso il settore.
Restyling del Maradona: “Metto io i soldi, ma servono risposte”
Il presidente azzurro ha dichiarato di essere pronto a finanziare il restyling del Maradona, ma ha espresso dubbi sulla fattibilità dell’operazione:
“Mi dispiacerebbe lasciare il Maradona, ma il problema non sono solo i parcheggi: servono spazi commerciali. Uno stadio moderno deve avere una capienza adeguata, vorrei un impianto da 65mila posti con 3mila destinati agli ospiti.”
Il problema strutturale dello stadio è una delle questioni chiave:
“L’impianto è del 1959 e nel 1990 è stato stravolto. Ogni intervento richiede tempo: avvicinare gli spalti al campo significherebbe ridurre la capienza di 18mila posti per settore ogni anno. Inoltre, Manfredi ha parlato di riaprire il terzo anello, ma io lo immagino con salottini per aziende e rappresentanze, per garantire nuove entrate economiche.”
Euro 2032: “Napoli rischia di non farcela”
De Laurentiis ha lanciato un allarme sulla possibilità di ospitare Euro 2032, chiedendo un intervento deciso del governo:
“Se non completiamo il restyling entro il 2029, Napoli perderà l’opportunità. Non ha senso fare controlli inutili: servono certezze e scadenze chiare. Senza un piano concreto, si scelga un’altra città.”
Infine, ha rivelato le difficoltà legate agli investimenti commerciali:
“Avevo proposto un centro commerciale al Centro Direzionale sette mesi fa, ma mi è stato negato. È difficile progettare il futuro del Napoli senza risposte concrete da parte delle istituzioni.”