L’ex allenatore del Napoli rivela un curioso retroscena sul tecnico salentino, oggi a caccia dell’Inter capolista. “In lui vedevo già il leader. Il Trap mi ingannò, ma l’ho perdonato: era per Conte”
Bigon: “Conte è un predestinato. Per colpa sua litigai persino con Trapattoni”
Napoli, 7 aprile 2025 – Alla vigilia della sfida contro il Bologna, una delle voci più autorevoli del calcio italiano, Alberto Bigon, è tornato a parlare di calcio e lo ha fatto con una confessione sincera e dal sapore nostalgico. Intervistato da Il Mattino, l’ex allenatore partenopeo ha raccontato un curioso aneddoto riguardante Antonio Conte, oggi alla guida del Napoli, e il suo storico rapporto con Giovanni Trapattoni.
“Conte? Un predestinato. E per colpa sua litigai anche con il mio grande amico Trapattoni”, ha rivelato Bigon, che nel 1991 sedeva sulla panchina del Lecce. “Mi chiese un parere su Antonio, se fosse pronto per la Juventus. Risposi: ‘Certo, nella testa e nei piedi’. Mi promise che lo avrebbe preso solo in estate, ma a novembre era già a Torino. Fu un inganno, ma gliel’ho perdonato subito.”
Napoli a caccia dell’Inter
Il Napoli di Conte questa sera scenderà in campo al Dall’Ara contro il Bologna, consapevole che con una vittoria si avvicinerebbe a un solo punto dalla vetta, approfittando del pareggio dell’Inter a Parma. Bigon mette in guardia:
“La frenata dell’Inter è inattesa, ma per me quella di Inzaghi resta la rosa più completa. Quando due squadre sono così vicine, la differenza la fanno i dettagli. E le trappole arrivano sempre sui campi delle ‘piccole’.”
Un monito che sa di esperienza vissuta:
“Nel 1973 persi uno scudetto nella ‘fatal Verona’ col Milan. Le insidie vere non arrivano dai big match, ma da partite come queste.”
La forza del leader
Parlando ancora di Conte, Bigon non ha dubbi:
“È un leader straordinario. Pretende il massimo dai suoi uomini e riesce a ottenerlo. Il mio Napoli degli anni d’oro era essenziale e pratico, e vincere così è la cosa più bella.”