L’edizione odierna de “Il Corriere del Mezzogiorno” ha fatto il punto sulla situazione legata allo stadio Diego Armando Maradona.
CdM – Napoli, il Comune accelera per riaprire il terzo anello! La situazione…
Il Comune di Napoli sta utilizzando anche termocamere azionate da droni per effettuare i rilievi allo stadio Maradona. Il tutto, per definire lo studio che consentirebbe la riapertura del terzo anello dello stadio, interdetto da anni, «ma non per problemi di sicurezza ma per vibrazioni fastidiose per i palazzi circostanti», ha precisato l’assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato le foto dall’alto di una sezione dello stadio. Dalle foto-termiche è possibile acquisire informazioni strutturali sullo stadio. In questo caso, verificare eventuali difetti della struttura, non solo del terzo anello. Ma anche controllare le oscillazioni della copertura e la densità delle persone per ogni metro quadrato, nell’ambito dell’uso delle superfici possibili.
La riapertura del terzo anello consentirebbe a De Laurentiis di recuperare circa 8mila posti, portando quella complessiva a oltre 62mila, per biglietti venduti; nonché di procedere con i lavori a step nello stadio — se si concretizzasse il project financing— così da permettere alla squadra di continuare a giocare a Fuorigrotta in costanza i lavori per «l’allungamneto» degli spalti verso il campo intervenendo sul secondo anello. L’Uefa, in ogni caso, non ha fornito alcuna prescrizione per la rimozione della pista d’ateltica, che però non piace a De Laurentiis. Lo studio per la riapertura del terzo anello sarà pronto il 30 aprile e il Comune lo invierà al patron azzurro. Ma qualcosa, nei rapporti tra le parti, dev’essere cambiato, migliorato: il sindaco Manfredi si è detto infatti «fiducioso» per il buon esito del progetto-Napoli sul fronte degli Europei di calcio del 2032. Giorni fa non era così.
Carlo Gioia